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La Lega Pro decide promozioni e retrocessioni, nuova bufera nel calcio italiano

Dopo una riunione di Lega Pro e in anticipo sul prossimo Consiglio Federale, sono trapelate le decisioni assunte in caso di un eventuale stop definitivo dei campionati minori: promozione per le prime 3 squadre di ogni Girone e sorteggio per la quarta. Una posizione che è stata letta come un tentativo per forzare la mano, scatenando la rabbia delle altre Leghe.
A cura di Alessio Pediglieri
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"Nel calcio ci sono due correnti di pensiero ben distinte" ha detto Gabriele Gravina in una recente dichiarazione. Il presidente della Figc è stato però troppo magnanimo con il mondo che rappresenta perché nel calcio, dietro ad una scrivania e nei palazzi del potere, le fazioni sono più numerose e contrastanti. Dopo settimane di apparente unità davanti all'emergenza, adesso che il cordone sanitario è pronto a d allentarsi progressivamente, tornano a galla vecchie ruggini e antichi screzi.

Sul banco degli imputati le categorie minori del calcio italiano, la Serie B e la Lega Pro che nei giorni scorsi sono entrati in forte contrasto su modi, tempi e scelte per l'eventuale ripartenza in ‘fase due'. Al di là della Serie A, che ha la forza e le risorse per poter uscire dal guado e soddisfare direttive e protocolli per tornare in campo, sono proprio le realtà più piccole, economicamente più deboli adesso a provare ad alzare il capo per non scomparire.

L'ultimo oggetto del contendere tra Lega Pro e Serie B un faccia a faccia a distanza tra i due rappresentanti, il presidente della serie C, Francesco Ghirelli e quello della cadetteria più importante subito dopo la Serie A, Mauro Balata. A margine anche il rappresentante delle categorie dilettantistiche, Cosimo Sibilia, presidente della Lnd. L'argomento è la sopravvivenza delle società calcistiche di secondo e terzo livello, in un dibattito esacerbato dalla classica fuga di notizie che ha anticipato le richieste della Lega Pro.

La fuga di notizie e la Proposta della Lega Pro

Il Direttivo della Lega Pro aveva infatti discusso e, poi deciso, una linea comune da sottoporre alla prossima assemblea federale. Una linea che sarebbe dovuta restare sottotraccia e che è finita sui giornali, in anticipo sui tempi e soprattutto in quello che le altre istituzioni calcistiche hanno identificato come un tentativo di forzare la mano. La Lega Pro, analizzando l'eventuale sospensione definitiva dei campionati inferiori, aveva condiviso di optare per la promozione delle prime tre squadre attualmente in testa ai tre gironi, mentre si sarebbe ricorsi al sorteggio per la quarta. 

La spiegazione di Ghirelli

Una presa di posizione autonoma che dovrà essere sottoposta al Consiglio federale, unica istituzione a poter prendere decisione definitiva. Ghirelli, numero uno di Lega Pro, ha provato a smorzare i toni: "Doveva essere solamente una proposta e come tale restare celata fino alla presentazione durante il consiglio. Abbiamo necessità di fare osservazioni, la realtà del calcio minore è legata ad un filo".

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