La Juventus gioca male? Per Zeman il problema sono le “troppe individualità”
Quando Maurizio Sarri, di ritorno dalla trasferta di Champions League di Lione, aveva confermato di avere ancora seri problemi a farsi capire da diversi giocatori per applicare in partita le proprie idee di gioco, molti avevano accusato il tecnico di averne la principale responsabilità. E anche il successivo filmato estrapolato da un ‘fuori onda' nell'intervallo del match con un colloquio tra Dybala e Cristiano Ronaldo, aveva evidenziato questo aspetto: una scollatura tra gruppo e tecnico.
Adesso, ad analizzare gli effettivi problemi di una Juventus che a marzo non riesce ancora a decollare ci si mette uno storico detrattore del mondo bianconero, Zdenek Zeman, che ai microfoni Rai si è anche soffermato sui mali attuali della Vecchia Signora. La Juventus è sì protagonista assoluta e in corsa su tutti i fronti – unica squadra italiana – ma si presenta effettivamente anche tra le più fragili delle ultime squadre viste da un lustro a questa parte.
Il non gioco della Juventus: Sarri e le individualità
E ciò ha fatto scattare l'allarme soprattutto ai tifosi bianconeri da sempre divisi, come in dirigenza, sulla scelta tecnica fatta in estate, Maurizio Sarri: "I bianconeri vantano la migliore rosa in assoluto, hanno ottimi giocatori ma Sarri non riesce a farli giocare insieme. Il motivo? Ci sono troppe individualità, la Juve non è squadra".
L'epidemia da Coronavirus vista da Zeman
Un tema ‘caldo', così come quello dell'emergenza da coronavirus che sta mettendo in ginocchio l'intero sistema calcio, spesso in passato oggetto di violente critiche da parte dell'allenatore boemo. Che parla anche dell'emergenza sanitaria utilizzando un po' di ironia su un argomento più che serio: "Giuseppe Conte lo vedo come Pjanic, un mediano. La situazione? Di certo non delle migliori, mi aspetto ancora qualcosa di grave ma il campionato va giocato, la stagione deve concludersi, per forza"