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La Juve si sgretola falcidiata dagli infortuni: quello di Allegri sarà un piano B inevitabile

Massimiliano Allegri si trova tra le mani una Juventus in grave emergenza. Il centrocampo preoccupa il tecnico livornese che tra infortuni e mercato si ritrova con soli due big a disposizione.
A cura di Paolo Fiorenza
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Massimiliano Allegri aveva iniziato la stagione con la Juventus consapevole che avrebbe giocato con un 4-3-3 rafforzato da Paul Pogba arrivato a parametro zero dal Manchester United e con Locatelli e Zakaria pronto ad iniziare dall'inizio la stagione a seguito del suo arrivo a gennaio 2022. Ma i piani del tecnico livornese si sono completamente sgretolati a pochi giorni dal ritiro, praticamente dalla torunée americana che ha messo ko proprio Pogba. L'infortunio al francese è grave, non nascondiamoci. La lesione al menisco esterno del ginocchio destro è una conseguenza di un vecchio problema curato male che a questo punto potrebbe tenere fermo il Polpo per mesi.

L'infortunio di Pogba può essere più grave del previsto.
L'infortunio di Pogba può essere più grave del previsto.

Anzi, non è da escludere che possa rientrare direttamente a gennaio 2023. Dubbi e speranze: sentimenti che in questo momento Allegri sta provando per capire in che modo guarire dai malanni una Juventus che negli ultimi due anno si è dovuta accontentare di un quarto posto Champions in campionato. La tournée americana è stato però deleteria sotto tutti i punti di vista e la vigilia della sfida contro il Real Madrid è stata agitata dall'infortunio di McKennie.

Il centrocampista statunitense ha rimediato una lesione capsulare della spalla sinistra che lo terrà fermo almeno tre settimane saltando probabilmente l'esordio contro il Sassuolo del prossimo 15 agosto. A questo punto ad Allegri non resta altro da fare che guardarsi attorno e capire che tra i big in rosa ci sono solo Locatelli e Zakaria. Come se non bastasse anche Aké è rimasto vittima di un infortunio grave che lo terrà fermi almeno due mesi per via di una frattura composta del terzo distale del perone di destra.

Fagioli è un elemento di grande affidamento per Allegri.
Fagioli è un elemento di grande affidamento per Allegri.

Per l'inizio della stagione, al momento, il centrocampo di Allegri è da considerarsi un punti debole non indifferente. Dal mercato sono saltati fuori i nomi di Pjanic, Milinkovic-Savic ma soprattutto Paredes. L'argentino può essere la risposta ai problemi ma bisognerà trattare. Ecco perché Allegri ad oggi ha necessità di concentrarsi sul potenziale a disposizione. Contro il Sassuolo la formazione è quasi fatta ma il reparto di centrocampo resta comunque quello più complicato da comporre.

Restano 14 giorni di tempo, due settimane e poi sarà calcio vero. Locatelli e Zakaria, anche per via delle scelte obbligate, sono giocatori che inevitabilmente faranno parte del centrocampo bianconero. Il terzo a chiudere il 4-3-3 potrebbe essere uno tra Nicolò Fagioli e Fabio Miretti, 18 anni, reduce dall’Europeo di categoria e quindi non aggregato subito alla squadra.

Danilo è uno dei giocatori su cui Allegri fa più affidamento.
Danilo è uno dei giocatori su cui Allegri fa più affidamento.

Un azzardo per qualcuno, ma l'unica possibilità per il tecnico livornese di giocarsi l'esordio in campionato con un giocatore di ruolo in quella zona di campo. Da non scartare l'ipotesi Rovella anche se sia l'ex Genoa che Fagioli in questo momento hanno tanto mercato e potrebbero anche essere ceduti negli ultimi giorni. Allegri ha l'asso nella manica rappresentato dal suo jolly, un pupillo vero per l'allenatore della Juventus rappresentato da Danilo.

Il brasiliano ha già disputato alcune partite in quella zona di campo nella passata stagione comportandosi anche in maniera discreta. Non è da escludere che alla fine Allegri, nel caso in cui McKennie proprio non ce la facesse e dal mercato non arrivasse nessuno, punti proprio sull'ex Manchester City per iniziare la sua stagione con meno ansie e preoccupazioni sperando in un inizio diverso dallo scorso anno.

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