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La Juve fallisce anche “la partita da vincere” secondo Allegri: Benfica padrone a Torino

Juventus travolta in casa da un Benfica che riesce a ribaltare il vantaggio di Milik arrivato dopo soli 4 minuti. Secondo tempo inguardabile con i bianconeri che rischiano l’imbarcata e colpiscono un palo nel finale con Kean.
A cura di Alessio Pediglieri
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Subito dopo la sconfitta contro il PSG a Parigi, Allegri lo aveva detto chiaramente: "La partita da vincere è quella con il Benfica che è la più importante della nostra Champions". Invece, il verdetto è stato avverso: 2-1 dei portoghesi di rimonta, che sbancano l'Allianz e lasciano a zero punti in classifica i bianconeri mentre volano a 6 punti a braccetto con i parigini. Un lampo di Milk dopo 4 minuti, poi il buio con Joao Mario e Neres che ribaltano il match. Con la Juve che ci prova nel finale ma che deve ringraziare Perin e Bonucci per un passivo che poteva essere peggiore.

Parte benissimo l'avventura all'Allianz per la Juventus che sblocca subito la partita contro il Benfica alla prima occasione: 4 minuti di gioco, punizione in area di Paredes e colpo di testa di Milik, letale. Il polacco trova la deviazione sul palo più lontano e gela i portoghesi che si ritrovano con i piani scombinati e subito in svantaggio.

La Juventus gioca meglio per circa mezz'ora, si procura altre palle importanti soprattutto sulla spinta di Kostic sempre in partita, pagando però la scarsa vena in avanti di un Vlahovic che resta troppo spesso ai margini della manovra bianconera che manca della finalizzazione decisiva. La gara così resta aperta e nella seconda parte il Benfica ci crede.

L'esultanza di Milik per il gol-lampo dopo solo 4 minuti contro il Benfica
L'esultanza di Milik per il gol-lampo dopo solo 4 minuti contro il Benfica

I portoghesi riescono a trovare il guizzo vincente su uno svarione difensivo di Miretti che commette calcio di rigore: Joao Mario dal dischetto non sbaglia, esultando in modo da far scatenare anche una mini rissa poi sedata dal direttore di gara poco prima del fischio per l'intervallo. Una doccia fredda da cui la Juventus fatica a scrollarsi di dosso con un secondo tempo che vede i bianconeri provare a fare la gara ma il Benfica ancora a pungere in modo inesorabile.

A trovare il gol dell'1-2 è Neres al 55′ con una violenta sassata su respinta corta di Perin, che fulmina la difesa bianconera. Allegri prova subito a correre ai ripari pur lasciando in campo Vlahovic, Milik e Kostic per tenere alto il baricentro alla ricerca del pareggio: dentro De Sciglio ma soprattutto Di Maria. Il Benfica però insiste alla ricerca del terzo gol che chiuderebbe la sfida e lo sfiora qualche istante più tardi.

Il Benfica capovolge il match con Joao Mario e Neres, l'esultanza è più che giustificata
Il Benfica capovolge il match con Joao Mario e Neres, l'esultanza è più che giustificata

Il Benfica a tratti diventa irresistibile, con belle occasioni da gol e una Juventus in netta difficoltà salvata per due volte da un super Bonucci che si immola per la causa così come Perin qualche istante più tardi. Il finale è un tentativo di assalto alla baionetta bianconera con ulteriori cambi di Allegri che prova un 4-3-3 votato all'attacco. Che si concretizza con un palo clamoroso di Kean che però non smuove il tabellino.

Il palo colpito da Kean appena entrato al posto di Milik
Il palo colpito da Kean appena entrato al posto di Milik

Poco prima del 90′ la Juventus andrebbe anche a segno ma al momento del lancio di Di Maria che inventa per Vlahovic, tre giocatori bianconeri sono in chiara posizione di offside. Poi, l'errore incredibile di Bremer in area piccola con un tocco maldestro che finisce oltre la traversa. Juve che esce a testa bassa e tra i fischi del pubblico.

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