Ben 14 gol e 16 assist in 38 partita tra campionato e Champions. Colui il quale doveva sostituire Lorenzo Insigne a sinistra nel tridente d'attacco del Napoli aveva dovuto come prima cosa insegnare a tutti come si pronunciasse il suo nome e cognome per poi iniziare ufficialmente la sua avventura all'ombra del Vesuvio. Già perché da quel momento Khvicha Kvaratskhelia è diventato il migliori giocatore della Serie A e grande trascinatore di un Napoli assolutamente devastante capace di dominare dall'inizio alla fine un campionato senza storia.

Proprio il georgiano, vestito solo dalla bandiera del suo Paese, è scoppiato in lacrime nello spogliatoio della Dacia Arena. Il video, pubblicato proprio dall'account ufficiale del Napoli, ha messo in evidenza la sensibilità di questo giocatore e forse anche la scarica di adrenalina e pressione inevitabilmente accumulata in questi giorni. Nel bel mezzo dei festeggiamenti lui si apparta in un angolo e piange consolato dalle parole di Meret che nel frattempo si era avvicinato a lui. I due poi si abbracciano sorridenti e soddisfatti per quanto fatto in questa stagione memorabile.

Attorno a loro il delirio generale con Osimhen e Politano mattatori assoluti di una festa che si prolungherà per tutta la notte. L'attaccante nigeriano in piedi su una delle panche presenti nello spogliatoio con al fianco l'esterno offensivo ex Inter che intonano cori, lanciano bottiglie e si divertono in compagnia di staff tecnico, societario e anche di qualche giornalista finito inevitabilmente nel mezzo della grande festa azzurra.

Lo spogliatoio diventa improvvisamente lo scenario perfetto, come accade spesso in questi casi, per tirare fuori quell'urlo tenuto dentro per troppo tempo. A un certo punto, in uno dei filmati pubblicati dal Napoli sui suoi account social, spunta anche Spalletti che festeggia in maniera molto sobria lasciando alla squadra il palcoscenico come ampiamente spiegato anche in diretta tv nel corso della classica intervista post partita. Scatenato anche Lozano e lo stesso Zielinski, uno di quei giocatori che da tempo a Napoli sta inseguendo quel sogno Scudetto solo sfiorato pochi anni prima con Sarri. Ma ora non è più tempo di pensare al passato: oggi il Napoli è campione d'Italia per la terza volta nella sua storia e questa è l'unica cosa che conta.

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