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Kim a Napoli si sente a disagio: “Vorrei pagare con i miei soldi, ma mi offrono tutto”

Il difensore coreano, che è stato uno dei grandi protagonisti del Napoli in campo e fuori, ha rivelato un curioso aneddoto della sua vita napoletana.
A cura di Alessio Morra
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Il Napoli ha conquistato il terzo scudetto della sua storia. Gli artefici del successo sono tantissimi. Gli uomini copertina Osimhen e Kvaratskhelia. Ma altrettanto determinante è stato Kim. Il difensore coreano dopo essersi preso la scena in campo è stato protagonista anche fuori. L'ex Fenerbahce è stato letteralmente l'anima della festa, lo è stato per la sua gioia incontenibile ma anche per il suo essere attento e puntuale sempre. Il titolo vinto ha reso felice Kim, che ha mostrato la sua grande sincerità anche in un'intervista rilasciata alla Tv coreana.

Nelle prime parole Kim ha espresso la sua gioia ma ha parlato soprattutto della festa del Napoli, che ha celebrato lo scudetto anche dopo il match con la Fiorentina: "Sono molto felice di aver vinto lo scudetto. Per me è stato come raggiungere un traguardo davvero sudato. Mi chiedo però se riuscirò mai a rivivere le stesse scene in futuro, se rivedrò mai una festa del genere in vita mia".

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Ed ha poi aggiunto: "La vittoria è stata un’esperienza completamente nuova per me: tutte queste feste, urla, balli, festeggiamenti sono stati qualcosa di nuovo per me. Lì mi sono reso conto che avevamo vinto per davvero, soltanto dopo aver visto la gente napoletana che faceva festa in campo e dappertutto".

Kim ha poi rivelato un aneddoto e ha svelato che dovunque va non riesce quasi a pagare: "Devo ringraziare i napoletani per il tanto affetto, lo sento ovunque vada, nei bar, nei ristoranti. Ammetto che spesso mi sento anche un po’ a disagio: a Napoli spesso vorrei pagare con i miei soldi ma loro molto spesso mi offrono tutto. Oppure di solito succede che sul menu c’è scritto un prezzo ma loro ne scrivono un altro più basso per me. Non posso che essere grato con loro”.

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Infine ha svelato di essere rimasto in mutande dopo la festa di Udine: "Dopo aver vinto lo Scudetto sul campo dell'Udinese i tifosi mi sono venuti incontro per festeggiare mentre ero lontano dai miei compagni di squadra. Ho detto loro di dover raggiungere il resto della squadra, ma mi hanno trattenuto per avere qualcosa tra le mani, anche i miei pantaloncini. Alla fine sono riuscito a darglieli, sono rimasto in mutande come tanti altri compagni".

E ha concluso, con il sorriso, dicendo che rivendendosi non si è riconosciuto in una serie di video: "A un certo punto uno della sicurezza mi ha portato via, ma mi sono divertito nonostante io sia timido, non so come descriverlo. Mi hanno anche taggato in un video, mi sono rivisto e ho detto: ma quello sono davvero io? Come potete vedere dal video, i tifosi ci hanno dato energia positiva sul campo. E' un qualcosa che ti aiuta quando giochi e anche nella vita di tutti i giorni".

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