Inter-Parma, le parole di Conte: “Agnelli? Penso alla mia squadra. Sanchez, grave perdita”
Due sconfitte già dimenticate. E' bastata la vittoria in trasferta con il Sassuolo e il replay da 3 punti a San Siro contro il Borussia, così Juventus e Barcellona sono state subito archiviate come incidenti di percorso e di crescita. L'entusiasmo attorno all'Inter è palpabile, l'ambiente è sereno il clima positivo malgrado i tanti infortuni e i problemi che ci sono in una fase strutturale di crescita. Antonio Conte prepara al meglio la partita contro il Parma, di sabato pomeriggio alle 18.
La sfida al Parma e alle sue ripartenze
Una sfida che vedrà di fronte un grande amico, D'Aversa, allenatore del Parma che Conte conosce da tantissimo tempo. Un avversario in più in quella che sarà l'ennesima partita ravvicinata tra un turno di Champions League e un match infrasettimanale di campionato. Un tour de force e un avversario che non spaventano il tecnico nerazzurro, cosciente di avere un gruppo forte e capace.
Sono contento che stia facendo bene e che il suo Parma giochi un bel calcio. Dovremo fare grande attenzione perché il Parma è in salute e fare attenzione a non lasciare campo per le ripartenze perché hanno giocatori letali
Gli infortuni, la rosa, il mercato
Ovviamente qualcosa da migliorare c'è sempre e per Conte bisognerà farlo dentro il campo e fuori. Ma per rispetto dei suoi giocatori non ha mai parlato e non parlerà in pubblico di eventuali richieste da fare a Marotta e Ausilio. Sarà tutto in privato, a tempo debito. Adesso c'è da concentrarsi sui 90 minuti, sulle gare ravvicinate, su una stagione che sta vedendo l'Inter tra le protagoniste: "Abbiamo questa rosa, per i discorsi di mercato è giusto affrontarli con la società e prendere le migliori decisioni. Confrontandoci e trovando la migliore soluzione sapendo che è importante recuperare tutti gli effettivi. Siamo partiti con un'idea ben precisa secondo le caratteristiche dei calciatori e dei nostri movimenti in campo".
I calciatori sono stati i primi a rendersi conto che bisogna migliorare senza andare in balia degli avversari in quella parte finale della gara. Credo che già col Dortmund ci sia stata una bella risposta
Il testa a testa con la Juventus
La sfida alla Juventus, in un testa a testa di un solo punto di differenza in classifica potrebbe mettere più pressione di quanta non ve ne sia già. Conte è però abituato a certe situazioni, meno i suoi giocatori disabituati negli ultimi anni a restare incollati ai migliori della classe. Un elemento di crescita in più soprattutto nell'approccio.
Vediamo di pensare a noi senza guardare cosa fanno gli altri. Abbiamo iniziato un nuovo percorso e sappiamo che difficoltà ci sono. Il fatto di essere molto vicini a chi sta davanti ci deve dare soddisfazione e al tempo stesso non dobbiamo perdere di vista la realtà. Dobbiamo lottare ogni partita, ogni gara deve essere un banco di prova importante in cui dare il massimo. Solo così arriveranno i tre punti.