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Il video surreale del Milan accolto in Arabia Saudita dopo il pari a Lecce: facce eloquenti

Grande delusione in casa Milan dopo il passo falso di Lecce. L’arrivo in Arabia Saudita e l’atteggiamento in occasione del benvenuto per la Supercoppa sono emblematici.
A cura di Marco Beltrami
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Non tira una bella aria in casa Milan. Il pareggio di Lecce ha confermato il momento negativo dei rossoneri che si presentano alla Supercoppa con il morale tutt'altro che alto. Mercoledì 18 alle ore 20 la squadra di Pioli affronterà l'Inter al King Fahd Stadium Riyadh con la speranza di portare a casa il trofeo e ritrovare quel sorriso smarrito dopo tre match senza vittorie. E anche l'arrivo in terra saudita del Milan, conferma che lo stato d'animo è un mix di preoccupazione e delusione.

"Non sarà un volo tranquillo". Stefano Pioli dopo il 2-2 di Lecce, che fa il paio con quello interno contro la Roma (in mezzo la sconfitta col Torino in Coppa Italia), con queste parole aveva confermato la necessità di confrontarsi in casa Milan per cercare di capire cosa non sta andando. L'approccio del Via del Mare e il primo tempo disastroso sono stati un campanello d'allarme preoccupante, soprattutto alla vigilia del match che mette in palio il primo titolo della stagione, contro l'Inter.

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L'obiettivo dichiarato è quello di "affrontare la Supercoppa al meglio delle nostre possibilità", e trasformare la delusione in rabbia. D'altronde anche il linguaggio del corpo parla chiaro, come dimostrato dall'atteggiamento del gruppo del Milan al momento dell'arrivo a Riyadh. Il clima è pesante, anche perché i due passi falsi hanno fatto perdere terreno dalla capolista Napoli, scappata via grazie alla straripante vittoria sulla Juventus, a più 9. Necessario un confronto interno, schietto, con la possibilità di ritrovarsi. Al momento dunque pochi sorrisi, e tante facce preoccupate e deluse.

Quando la squadra del Milan è atterrata in Arabia Saudita, come da copione è andata in scena la cerimonia di accoglienza. Una piccola festa, con tanto di fiori e saluti per i rossoneri, che hanno mostrato però poca voglia di sorridere. Gli unici a farlo sono stati Giroud e Paolo Maldini, mentre tutti gli altri sono sembrati amareggiati e con pochissima voglia di "festeggiare". Vere e proprie maschere sul volto di Leao, Tomori, Bennacer,Saelemaekers, Calabria e Tonali, con lo stesso Pioli che sono dopo un po' si è sciolto.

Un contrasto evidente tra l'atmosfera festante da cerimoniale, e l'atteggiamento dei milanisti ancora scottati da quanto accaduto a Lecce e da quel primo tempo di fatto non giocato. Nessuna voglia di ridere dunque, per tre veri e propri harakiri di fila nelle ultime tre sfide disputate. Ora la grande occasione per provare a gettare il cuore oltre l'ostacolo, in un match da dentro fuori. D'altronde Pioli è stato chiaro: "Dobbiamo ripartire dal secondo tempo di oggi, con quell'energia e quella forza per affrontare meglio la finale di Riad. È un trofeo su cui puntiamo, contro un grande avversario con cui c'è una grande rivalità".

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