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Il presidente del Toronto svela le ragioni di Insigne: “Voleva poter portare i suoi figli al cinema”

Il presidente del Toronto Bill Manning racconta come l’operazione per portare Insigne in Canada sia nata ben 10 mesi fa.
A cura di Paolo Fiorenza
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Ormai solo la matematica tiene vive le speranze del Toronto FC di riuscire a qualificarsi per i playoff della Major League Soccer, dopo l'ultima sconfitta in casa dell'Atlanta United. Con sole tre gare rimaste da giocare, la squadra canadese è penultima nella Eastern Conference a 7 punti dalla settima posizione che vale la postseason, piazza attualmente occupata dal Columbus Crew.

Nonostante l'impatto davvero massiccio dei tre giocatori italiani arrivati quest'anno, Insigne, Bernardeschi e Criscito, il Toronto ha palesato una pochezza che non ha consentito di capitalizzare i 6 gol e 2 assist dell'ex capitano del Napoli e gli 8 gol e 3 assist dell'ex juventino. Numeri importanti che Insigne non ha potuto migliorare nell'ultimo match giocato ad Atlanta, partita che è stato costretto a disertare per motivi familiari di una certa rilevanza.

In precedenza il 31enne di Frattamaggiore aveva registrato uno speciale con DAZN, in cui è tornato sull'addio al Napoli con rinnovate parole d'amore ai colori azzurri: "Mi manca giocare con quella maglia, ma ho fatto la mia scelta e non me ne pento. Sono il primo tifoso e Napoli è casa mia. Se andrò via da qua sarà per tornare a Napoli. Perché non ho rinnovato? Non spettava solo a me".

Insigne e Criscito insieme a Toronto
Insigne e Criscito insieme a Toronto

Nello speciale è stato intervistato anche il presidente del Toronto, Bill Manning, che ha raccontato alcuni retroscena sul trasferimento. L'operazione parte da molto lontano, addirittura da settembre 2021, quando mancavano ancora 10 mesi alla scadenza del contratto di Insigne. Evidentemente già allora c'erano segnali che la storia col Napoli non sarebbe proseguita, visto che dall'entourage dell'attaccante fresco campione d'Europa era partita una decisa apertura ad un futuro in Canada.

"Ho chiamato il mio amico Andrea D'Amico per chiedergli quale giocatore fosse in scadenza di contratto, perché non potevo pagare un prezzo alto per il cartellino di un calciatore, mentre ero sicuro di poter garantire uno stipendio molto alto – ha raccontato Manning – Lorenzo era il primo della mia lista, ma ovviamente ho chiesto anche di Federico. Questo è successo a settembre 2021. Così D'Amico mi ha detto: ‘Conosco l'agente di Insigne, lo chiamo subito'. Mi ha richiamato solo un'ora dopo dicendomi: ‘Bill è destino che Insigne venga al Toronto'. Beh, è bastato ed è diventato destino".

Il presidente del club canadese ha poi svelato una delle ragioni che hanno spinto Insigne a sposare un'esperienza così lontana nello spazio e nel livello di competitività da Napoli: "Lorenzo mi ha letteralmente detto che il suo desiderio qui a Toronto era quello di poter portare i suoi figli al cinema. Pensateci, a Napoli non poteva nemmeno andare al cinema".

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