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Il pezzo mancante per il Milan è Lukaku: cade il velo, operazione tanto incredibile quanto logica

Situazioni che possono incastrarsi come tasselli dello stesso mosaico: Romelu Lukaku al Milan è un’operazione davvero fattibile.
A cura di Paolo Fiorenza
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Romelu Lukaku al Milan, sembra incredibile, eppure l'operazione – oltre ad avere una sua logica evidente guardandola da tutti i punti di vista, del club rossonero, del giocatore e anche del Chelsea – è davvero fattibile. La bomba sganciata dall'Inghilterra indica chiaramente le condizioni perché il trasferimento vada in porto, snocciola le cifre, rende verosimile quello che solo qualche mese fa sarebbe stato bollato come fantamercato. Il flop del 28enne attaccante belga dopo il suo ritorno al Chelsea è sotto gli occhi di tutti: ridotto a panchinaro, preso in giro per i gol sbagliati sotto porta, Lukaku gioca poco con Tuchel e non segna mai.

Per lui zero reti nel 2022 in Premier e Champions League, a referto restano solo le due marcature nel Mondiale per Club contro Al Hilal e Palmeiras. Il bilancio complessivo stagionale recita 12 gol in 38 presenze, davvero troppo poco se si considerano i 115 milioni di euro spesi dai Blues. Lukaku è un corpo estraneo alla squadra nella quale aveva sognato di tornare da trionfatore dopo lo Scudetto vinto con l'Inter, la situazione è precipitata dopo la scellerata intervista di fine 2021 in cui confessava tutte le sue difficoltà col tecnico tedesco e diceva che il suo nuovo sogno era tornare in nerazzurro. Idee non molto chiare per l'ex Everton e Manchester United: sicuramente più di lui le ha Tuchel, che gli preferisce sistematicamente i suoi connazionali Havertz e Werner. E poiché la posizione dell'allenatore campione d'Europa è saldissima sulla panchina londinese, una via d'uscita sarebbe molto gradita dal punto di vista del giocatore.

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Lukaku potrebbe tornare a Milano – svela Nizaar Kinsella, corrispondente di Goal molto vicino alle vicende del Chelsea – ma non all'Inter, con i cui tifosi non si è lasciato affatto bene e che sta macinando risultati anche senza di lui, bensì clamorosamente ai cugini del Milan, che hanno esattamente quella necessità in vista del prossimo mercato estivo: colmare la lacuna in rosa al centro dell'attacco, dove il solo Giroud – che a settembre farà 36 anni – sta portando la carretta da tempo, visto che il 40enne Ibrahimovic sembra ormai agli sgoccioli della carriera e non sta riuscendo a dare alcun contributo alla squadra nella volata Scudetto.

Per Lukaku un ritorno in Italia sarebbe ok
Per Lukaku un ritorno in Italia sarebbe ok

Detto che l'affare andrebbe incontro alle esigenze sia di Lukaku che del Milan, come la mettiamo con l'enorme cifra per la quale il belga pesa ancora a bilancio per il club londinese, ovvero 90 milioni di euro? Come potrebbero i rossoneri affrontare un esborso di questo tipo? La soluzione sta nel mezzo ed è legata a due situazioni contingenti che possono incastrarsi come tasselli dello stesso mosaico: la vendita del Chelsea da parte di Roman Abramovich, con chiusura obbligata a breve termine, ed il probabile passaggio di proprietà del Milan da Elliott al fondo Investcorp del Barhain, che dovrebbe concretizzarsi a fine campionato per oltre un miliardo di euro.

È possibile che i nuovi proprietari dei Blues siano disposti a dare via il giocatore ad un prezzo inferiore a quello necessario per non fare registrare una minusvalenza, per cercare di ridurre le perdite di un'operazione che appare ormai irrecuperabile e scaricare un elemento il cui destino con Tuchel è segnato. D'altro canto, i ricchi acquirenti del Milan potrebbero cogliere l'occasione, approfittando delle volontà concomitanti del Chelsea e del giocatore: un affare che non potrebbe mai avere cittadinanza con Elliott e il suo business plan, diventerebbe un'opportunità da esplorare per Investcorp, che si presenterebbe alla piazza con un botto fragoroso. Certo, poi ci sarebbe da accontentare il belga sull'ingaggio: al Chelsea guadagna 20 milioni, inutile dire che questa cifra sarebbe insostenibile per il Milan. Ma se Lukaku vuole che qualcuno allunghi la mano verso di lui e lo tiri fuori dall'incubo, anche lui dovrà fare la sua parte: non solo tagliandosi robustamente lo stipendio, ma anche ‘tradendo' per la seconda volta in pochi mesi i suoi vecchi tifosi.

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