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Il lungo addio tra Cristiano Ronaldo e Jorge Mendes inizia dalla Juventus: non gli diede ascolto

Il clamoroso divorzio tra lo storico agente e Cr7, consumatosi poco prima di approdare all’Al Nassr ha origini lontane. E le ultime ricostruzioni fanno risalire ad un momento preciso l’inizio della fine dello storico sodalizio.
A cura di Alessio Pediglieri
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L'approdo di Cristiano Ronaldo all'Al-Nassr ha aperto un nuovo e, impensabile, capitolo nella carriera del campione portoghese che ha deciso di sposare l'avventura del calcio saudita, salutando le platee europee. Una decisione maturata sulla scia di una proposta faraonica e che cela dietro sé un progetto ben più grandioso del semplice vederlo in campo con il club arabo con la maglia numero 7 e la fascia di capitano. Ma che ha destato molto più di un semplice sospetto. Cioè che fosse una scelta obbligata nata dal non avere mai ricevuto alcuna offerta ufficiale da un top club, profondamente deluso dalla mediazione dello storico agente Jorge Mendes. Un'ipotesi che in questi giorni si sta trasformando in una amara verità.

Tante le chiacchiere sul futuro di Ronaldo all'indomani della sua clamorosa intervista che di fatto diede fine al suo rapporto con il Manchester United a ridosso dei Mondiali in Qatar che Cristiano giocò da free agent in attesa di trovare una nuova realtà all'altezza delle sue aspettative. In quel periodo si discusse moltissimo sulle varie destinazioni possibili sfogliando la margherita delle possibilità: Liga spagnola, Francia, Germania, persino l'ipotesi dorata americana. Poi, la proposta "indecente" saudita, qualche settimana ancora di attesa, fino alla risposta finale: "Sì". Che ha spiazzato tutti, soprattutto per chi conosce bene le ambizioni e l'egocentrismo sportivo di Cr7, incapace di poter concepire una realtà ai margini del calcio che conta. E invece, oggi gioca con la maglia dell'Al-Nassr ben lontano dal sogno Champions League che sembrava governare le scelte post United.

Nel mezzo, anche il clamoroso divorzio con l'amico e agente di sempre, Jorge Mendes. Più di un procuratore, poco meno di un fratello, colui che lo ha accompagnato per mano nel mondo dorato della sua carriera sin dai tempi di Lisbona, attraverso i successi di Manchester, la consacrazione a Madrid, Champions e Palloni d'Oro. Lo stesso Mendes che è stato padrino di uno dei figli di Ronaldo, amico e confidente dei desideri più reconditi, sempre messi in atto grazie alle conoscenze e alle capacità di mediazione dell'agente portoghese. Sempre, tranne nell'ultimo anno, quando volendo chiudere in estate il capitolo United dopo solo una stagione, non è riuscito a soddisfare le ultime, precise richieste che hanno portato all'inevitabile divorzio e il dover accettare – proprio malgrado – la soluzione araba.

La verità degli ultimissimi mesi tra Mendes e Cristiano Ronaldo è venuta a galla attraverso le ricostruzioni e le notizie riportate dal Mundo: il quotidiano spagnolo ha infatti rivelato che CR7 avrebbe chiesto in estate al suo agente di negoziare un preciso trasferimento: o al Chelsea o al Bayern Monaco. Nessun'altra alternativa, altrimenti la loro collaborazione si sarebbe conclusa: "Bayern, Chelsea altrimenti è finita, ci separiamo". L'assenza della Champions League con il Manchester United sarebbe stato uno dei principali fattori che avevano spinto il giocatore a trovare una via d'uscita, poi sfumata. Aprendo a nuove frizioni successive a quelle che erano già presenti quando Mendes aveva espresso al giocatore il suo totale disaccordo per diverse decisioni prese negli ultimi anni, tra cui quella di lasciare il Real Madrid. L'ultimatum di Ronaldo emerso, è la chiara testimonianza del complicato rapporto che si era deteriorato nel tempo e che è andato di pari passo con il lento declino sportivo di Cr7.

L'arrivo di Cr7 a Torino, nel luglio 2018. Resterà in bianconero fino al 2021 per tornare allo United
L'arrivo di Cr7 a Torino, nel luglio 2018. Resterà in bianconero fino al 2021 per tornare allo United

Un'intesa sempre meno condivisa, anche perché, sostiene El Mundo, uno dei principali motivi di rottura tra i due si verificò proprio quando Ronaldo scelse di passare al Real Madrid dove, durante una cerimonia di premiazione nel 2018, Cristiano si avvicinò a Josep Maria Bartomeu, all'epoca presidente del Barcellona, ​​​​e gli chiese quanto stesse pagando Lionel Messi. A fronte dell'interesse di Cr7, Bartomeu si limitò a rispondere sullo stipendio del calciatore argentino in modo più che sibilino: "Non te lo so dire, ma è più del doppio di quello che ti pagano", riferendosi allo stipendio che il portoghese guadagnava al Real Madrid. Questa frase avrebbe quindi scatenato la rabbia di CR7 aprendo prima ad una guerra interna al club con il presidente, Florentino Pérez, per poi chiedere la cessione a Mendes. Il quale provò ad opporsi al trasferimento alla Juventus: "Non pensare ai soldi, resta a Madrid. Pensa a vincere", avrebbe detto l'agente al suo assistito. Un consiglio che Cr7 non ascoltò sposando la causa bianconera, poi dimostratasi scelta quasi fallimentare ai fini sportivi con Ronaldo che non riuscì  a imporsi a livello internazionale senza  più vincere Champioins e Palloni d'Oro.

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