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Il ct Martinez svela il futuro di Lukaku, intanto Ausilio è volato a Londra

Il ct del Belgio non ha mai abbandonato Romelu, che conosce benissimo: “Vuole tornare a giocare a calcio”. Impossibile farlo al Chelsea, l’Inter lo aspetta. Intanto, Ausilio è a Londra.
A cura di Alessio Pediglieri
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Ufficialmente Piero Ausilio è a Londra per concludere altri affari. Il dirigente nerazzurro ne ha approfittato per incontrare il procuratore di Milenkovic e per comprendere in diretta quale sia il reale mercato di alcuni giocatori che potrebbero essere considerati in uscita, come de Vrij o Bastoni, che piacciono a diverse squadre di Premier League. Ma si sa, l'occasione fa l'uomo ladro e così la presenza di Ausilio nella City proprio negli stessi giorni in cui si insiste per parlare di ore decisive per il ritorno di Romelu Lukaku hanno scatenato immediati "due più due", riaprendo il fronte sulle trattative più calde.

C'è chi non è assolutamente convinto della possibilità concreta di perdere altri pezzi da 90, come Alessandro Bastoni, neo gioiellino cresciuto in seno e ora ambito pezzo di mercato. Ma anche le eventuali partenze di de Vrij o di Skriniar sono considerate evitabili per non andare a toccare uno dei reparti di maggior affidabilità delle ultime stagioni. Poi c'è chi davanti all'ipotesi di un tridente delle meraviglie formato da Lautaro, il connazionale Dybala e Lukaku sarebbe disposto a ben più di qualche semplice sacrificio.

La realtà, come sempre sta nelle pieghe di mezzo e viene raccontata attraverso i fatti e le parole. I primi raccontano di un'Inter in pole sia per il rientro in casa madre del belga sia per l'ex bianconero che oramai sembra convinto della bontà di accasarsi nella Milano nerazzurra. Poi, le parole che, in tempi di calciomercato, sono altrettanto importanti. E così, mentre si attende di ascoltarle dai diretti interessati, ci si accontenta ad analizzare chi Lukaku lo conosce e lo gestisce da vicino, come Roberto Martinez il commissario tecnico del Belgio.

Il ct dei Diavoli Rossi ha sempre considerato "Big Rom" il punto di riferimento del proprio attacco, sia quando tutto andava a gonfie vele sia adesso che la barca è in secca e c'è aria di bonaccia: Lukaku non si tocca né si discute e così è stato ribadito anche nelle ore che precedono la sfida di Nations League, contro il Galles che l'attaccante non può giocare per l'infortunio alla caviglia rimediato contro l'Olanda: "Il pensiero di Romelu in questo momento? Recuperare dal suo problema. Tutto il resto è un tema molto caldo, ma lui non ci sta pensando".

Anche perché c'è chi lo sta facendo per lui e sta creando una mediazione costante con il Chelsea, unica parte di tutta la vicenda da dover ancora convincere: "Se rimarrà al Chelsea lo farà con l'approvazione di tutti, altrimenti cambierà perché tutti sono d’accordo su questo" ha spiegato in modo più che lapalissiano Martinez che però poi ha indicato la via che i tifosi nerazzurri ben sanno, come i dirigenti dell'Inter: "Lui vuole sempre sentirsi importante, per sè e per la squadra. Vuole tornare a giocare a calcio". Una frase che appare una sentenza sul futuro del belga: al Chelsea, al di là dei 150 milioni spesi un'estate fa e un contratto ancora in essere, di spazio non ce n'è stato, non ce n'è e non ce ne sarà. Dunque, la conclusione è una sola: Inter. Ed è soprattutto per questo che Ausilio è a Londra.

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