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Il capitano ci mette la faccia e affronta gli ultrà ma finisce in lacrime: “Non dovevano dirlo”

Brutto episodio nel campionato belga, con il capitano del Kortrijk colpito dove fa più male dai propri tifosi dopo un confronto serrato.
A cura di Marco Beltrami
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Il capitano deve sempre dare il buon esempio. Proprio per questo Kristof D'Haene, leader e icona della squadra belga del Kortrijk ha deciso di metterci la faccia in un momento terribile per la sua squadra. Quanto accaduto dopo la sconfitta contro l'Oostende ha fatto il giro del mondo ed è un pugno nello stomaco.

La pesante battuta d'arresto contro una diretta concorrente, ha fatto infuriare i tifosi ospiti preoccupati per l'andamento di una compagine che ha incassato la decima sconfitta in sedici partite e naviga nei bassifondi della classifica. Malumore e rabbia da parte della curva che ha contestato tutta la formazione del Kortrijk. D'Haene dopo il fischio finale ha chiamato a raccolta i suoi compagni e li ha invitati a recarsi sotto il settore riservato ai propri sostenitori.

Un modo per dimostrare di essere consapevoli del momento no, con la disponibilità a prendersi i meritati fischi. Purtroppo però le cose sono degenerate, perché i sostenitori non si sono limitati alla contestazione ma sono andati sul personale. D'Haene che aveva invitato tutta la squadra a non tornare repentinamente nello spogliatoio, si è avvicinato alla zona più calda degli ultrà e ha intrapreso un lungo conciliabolo.

I toni si sono accesi, ed ecco che il capitano letteralmente infuriato ha iniziato un battibecco con alcuni rappresentati del tifo. Poco dopo però è stato portato via, e mentre si allontanava diretto negli spogliatoi è scoppiato in lacrime. Una brutta scena per questa icona del Kortrijk che poi a Sporza ha raccontato quanto accaduto: "Una persona ha detto certe cose e questo è andato troppo oltre. Capisco perfettamente le frustrazioni dei tifosi, ma non c'era bisogno di dirmi certe cose. Volevo andare da loro con tutta la squadra. Ma hanno iniziato a rimproverarci, si dovrebbe avere sempre rispetto".

Grande amarezza per il capitano biancorosso, che non si aspettava di sentirsi dire frasi offensive anche alla luce di quanto dato nella sua carriera alla formazione in cui milita dal 2015: " Mi fa male anche il cuore, perché la squadra è tutto per me. Quelle lacrime? Tutto doveva uscire".

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