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Il calvario di Deulofeu per l’infortunio: “Ginocchio instabile”, rischia l’operazione

L’esterno dei friulani s’è fermato ancora una volta, a preoccupare sono le condizioni dell’articolazione. A novembre scorso, prima della sosta, fu costretto allo stop per il dolore provato in campo a Napoli.
A cura di Maurizio De Santis
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L'Udinese ha chiesto un consulto specialistico per valutare le condizioni di Deulofeu.
L'Udinese ha chiesto un consulto specialistico per valutare le condizioni di Deulofeu.

Il 12 novembre scorso l'Udinese era di scena al "Maradona", per Deulofeu fu l'ennesima tappa del suo calvario: uscì in lacrime per il dolore che aveva provato al ginocchio. Temeva il peggio, se la cavò con una distorsione. Complice la sosta di campionato in occasione del Mondiali in Qatar, ebbe il tempo di recuperare fino al rientro in campo con la Sampdoria.

Ma qualcosa è andato storto: 13 minuti, tanto è durata la sua apparizione prima che dalla panchina decidessero di richiamarlo. Il motivo? Deve fermarsi di nuovo, spiazzando anche quelle voci di mercato che lo avrebbero voluto alla Roma per colmare il (possibile) vuoto lasciato da Zaniolo che ha già detto sì al Milan (ma non c'è intesa tra club sulla formula e condizioni economiche).

Una brutta sensazione gli fa temere che il suo infortunio possa essere grave.
Una brutta sensazione gli fa temere che il suo infortunio possa essere grave.

Che la situazione sia preoccupante lo si apprende dalla nota condivisa sui social dal club friulano nel quale sono specificate le condizioni del calciatore. Quanto si legge non è incoraggiante: "Dopo diversi episodi di instabilità al ginocchio destro subiti da Deulofeu, in assenza di distorsioni, la società ha deciso, d'accordo con il giocatore, di consultare un specialista per valutare il suo piano di recupero".

Cosa vuol dire? Nulla è escluso, nemmeno l'ipotesi peggiore: ovvero che sia costretto all'operazione con tempi di recupero più lunghi, un brutto colpo per il calciatore e la stessa società.

Tallone d'Achille. Il ginocchio destro è divenuto una sorta di punto debole per lo spagnolo che in Italia ha vestito anche la maglia del Milan. Tutto è cominciato quando nel 2020 giocava in Inghilterra e vestiva la casacca del Watford. La rottura parziale del legamento crociato lo tenne fuori per 237 giorni e fu l'incidente più grave subito ma in carriera, a giudicare dalla sequenza degli acciacchi, non è mai stato molto fortunato.

L'attaccante dell'Udinese accompagnato dallo staff medico a bordo campo.
L'attaccante dell'Udinese accompagnato dallo staff medico a bordo campo.

Deulofeu potrebbe dover andare nuovamente sotto i ferri . Il destro è lo stesso ginocchio che ha subito uno strappo al crociato nel 2020, quando indossava la maglia del Watford. Lo spagnolo si è rialzato meravigliosamente da quella sosta, mostrando tutto il suo talento all'Udinese: con i friulani ha segnato 18 gol e 14 assist in 68 partite, ed è stato uno dei migliori giocatori del campionato per prestazione. Prima che il ginocchio ‘saltasse', sempre al Watford, aveva sofferto per una frattura al piede.

A Udine i problemi al ginocchio sono stati una costante tra infiammazioni, distorsioni e contusioni che ne hanno limitato il potenziale. Fino all'ennesimo scricchiolio avvertito nell'ultimo turno.

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