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Il Botafogo affonda, parte la caccia ai calciatori: i tifosi invadono il centro sportivo

Un video condiviso sui social network mostra l’irruzione dei tifosi del Botafogo nel centro sportivo della squadra che è messa male in classifica. I giocatori vengono sorpresi mentre sono sui lettini della sala massaggi.
A cura di Maurizio De Santis
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I tifosi del Botafogo 'invadono' il centro sportivo e hanno un faccia a faccia coi calciatori.
I tifosi del Botafogo ‘invadono' il centro sportivo e hanno un faccia a faccia coi calciatori.

La squadra va male, precipita in classifica, non mostra segnali di ripresa e i tifosi invadono il centro sportivo. Una parte dei calciatori del Botafogo si trovavano in sala massaggi quando si sono accorti che nei corridoi c'era un tramestio sospetto. Le porte si sono spalancate e una rappresentanza dei sostenitori li ha tenuti ‘inchiodati' ai lettini.

Volevano spiegazioni, capire cosa sta accadendo, perché in campo non reagiscono. S'è temuto il peggio, che quella discussione potesse degenerare in aggressione. L'arrivo della polizia è servito solo a scopo precauzionale, non ci sono stato arresti né pericolosi faccia a faccia. Ma la tensione è stata altissima.

Si leggeva sui volti dei tesserati. Si captava dalla mimica e dall'espressione delle persone che s'erano piazzate davanti ai lettini a mo' di interrogatorio. Lo si vedeva dai gesti degli stessi giocatori, intenti a prendere tempo, a dare una spiegazione.

Alcuni video condivisi sui social network dagli stessi supporter hanno mostrato come s'è svolto quel blitz: non hanno avuto bisogno di forzare cancelli, sono entrati in maniera indisturbata fino a raggiungere la squadra reduce da quattro sconfitte consecutive in campionato e impelagata in zona retrocessione (è quartultima).

Come se viene fuori da questa situazione? Cosa può dare la svolta alla stagione per rimettere le cose a posto? Questo e altro ancora è stato oggetto della discussione che la parte di calda del tifo organizzato del club di Rio ha tenuto con la squadra.

Un momento del confronto serrato tra calciatori e tifosi del Botafogo.
Un momento del confronto serrato tra calciatori e tifosi del Botafogo.

È stata sancita una sorta di tregua ma il clima s'è avvelenato nel corso degli anni. Per tre volte nell'ultimo ventennio il Botafogo è retrocesso in B, gravato anche da seri problemi finanziari. La soluzione sembrava a portata di mano con la svolta ai vertici della società. Ma la condizione è peggiorata.

A gennaio scorso il consiglio di amministrazione s'è espresso a favore di un nuovo modello societario e ha venduto il 90% delle proprie azioni all'uomo d'affari statunitense John Textor, proprietario della Premier League Crystal Palace. Sembrava l'inizio della rinascita ma, almeno in campo, non v'è traccia.

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