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Il bel gesto di Neymar: paga gli stipendi dei dipendenti del suo Istituto chiuso per la pandemia

Neymar si è preso cura, attraverso un istituto che porta il suo nome di circa 3000 bambini e adolescenti bisognosi in patria. Durante questo difficile periodo pandemico, l’attaccante brasiliano ha deciso di aiutare i 142 dipendenti della struttura che essendo chiusa hanno rischiato di perdere il posto di lavoro, versando loro gli stipendi e le coperture sanitarie.
A cura di Marco Beltrami
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In campo spesso e volentieri lascia il segno, oltre che per le sue giocate, anche per qualche gesto sopra le righe. In questa occasione però a far parlare di lui è un gesto di grande generosità. Neymar, stella del Brasile e del Paris Saint-Germain si è preso cura, attraverso un istituto che porta il suo nome di circa 3000 bambini e adolescenti bisognosi in patria. Durante questo difficile periodo pandemico, l’attaccante brasiliano ha deciso di aiutare i 142 dipendenti della struttura che essendo chiusa hanno rischiato di perdere il posto di lavoro. O’Ney ha pagato gli stipendi a tutti loro.

Neymar ha deciso di aiutare di i dipendenti del suo istituto, impedendo che perdessero il lavoro in questo anno di stop. L’attaccante del Psg ha pagato ai 142 lavoratori l’intero stipendio e la copertura sanitaria, investendo circa 600mila reais (ovvero circa 90mila euro) complessivamente al mese. Il tutto per mantenere vive le attività dell’Istituto e non vanificare tutto quanto è stato fatto finora.

Queste in tal senso le parole del padre del calciatore ai microfoni di Marca: "L'Istituto ha chiuso un anno a causa della crisi del Covid-19. Io e la mia famiglia stiamo mantenendo l'intera struttura, con 142 dipendenti, che stanno ricevendo integralmente stipendi e benefit. Lo abbiamo fatto con le nostre risorse". Inoltre la famiglia di Neymar ha deciso di mettere a disposizione delle autorità sanitarie la struttura per la campagna vaccinale: "I posti di lavoro e gli stipendi delle persone che lavorano nel nostro Istituto sono assicurati indipendentemente dalla durata della pandemia. Inoltre, metto a disposizione delle autorità le strutture del nostro istituto, se necessario. Chiedo a tutti di rafforzare i nostri impegni e noi resta a casa per combattere il coronavirus".

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