Identificato il tifoso che ha molestato Greta Beccaglia, uno di loro: “Per favore ritira la denuncia”
Il tifoso della Fiorentina che ha molestato Greta Beccaglia ha un volto e un nome. Le sue generalità al momento non sono state rese ancora pubbliche ma la polizia di Empoli lo ha identificato incrociando il video della diretta di sabato sera all'esterno dello stadio "Castellani" con altre immagini. La giornalista di Toscana TV ha effettuato la denuncia e adesso si attende il rapporto in Procura per capire quale sarà il reato che gli verrà contestato, quali saranno i capi d'imputazione dai quali dovrà difendersi e soprattutto cosa rischia a livello penale per quel brutto gesto. Quello ipotizzato per adesso è molestie.
Nella serata di ieri, come riporta Il Messaggero, uno dei sostenitori – spaventato dalle conseguenze e dal clamore della notizia – si sarebbe manifestato sui social temendo proprio per l'azione legale da parte della reporter. "Ti chiedo umilmente scusa in pubblico per averti molestato in quella maniera – si legge nel messaggio -. Per favore ritira la denuncia, come vedi ci ho messo la faccia".
La vicenda Beccaglia ha fatto molto discutere anche per la paradossale coincidenza dei fatti con la giornata di sensibilizzazione contro la violenza sulle donne in Serie A. In campo i calciatori sono scesi con un segno rosso sul viso, all'esterno invece le cose sono andate diversamente, nel peggiore dei modi. Insulti sessisti, mani addosso ("mi hanno toccato anche nelle parti intime") e lo schiaffo sul sedere ("non puoi fare questo", la reazione a microfoni accesi della donna) hanno scandito quegli attimi di rabbia e profondo disagio per lei che li ha subiti.
Il racconto dell'episodio fatto dalla reporter è avvenuto in diversi momenti nell'arco di poche ore: prima la narrazione attraverso le stories di Instagram condivise poco dopo poi la dovizia dei dettagli che fanno parte del corredo mediatico. A cominciare da quel "non te la prendere" raccomandatele da studio durante il collegamento. E ancora "colpa del tuo abbigliamento", altra frase inaccettabile che sottolinea ignoranza e muro di pregiudizi contro la quale la reporter s'è dovuta scontrare. "La cosa peggiore – ha ammesso la giornalista – è stata anche un'altra… vedere che altre persone che hanno assistito alla scena ma nessuno ha fatto niente".