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I trasferimenti falliti del calciomercato: tutto ha avuto inizio con Leo Messi

Con il calciomercato oramai concluso, oltre ai colpi messi a segno emergono anche quelli mancati. Alcuni clamorosi, con giocatori dati per certo nel cambiare squadra e poi tramutatisi in trattative fallite. E in alcuni casi, riguardanti fior di campioni: da Leo Messi a Kantè, da Milik e Dzeko a Nainggolan.
A cura di Alessio Pediglieri
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Oltre al mercato dei colpi messi a segno esiste anche un mondo parallelo composto da quelli mancati. E anche in questa sessione particolarmente difficile post Covid, si sono sviluppate trattative che poi non hanno visto la luce del sole, per diversi motivi. Trasferimenti mancati, in diverse occasioni anche relativi a giocatori di primo piano, che hanno alimentato il dibattito su un momento in cui nessuno può permettersi follie economiche. Tutto è iniziato con il botto, quando Lionel Messi aveva deciso di lasciare il Barcellona. E' lui, la ‘pulga' argentina, il ‘capostipite' di una squadra di giocatori che alla fine non si sono trasferiti, trasformandosi in una formazione di ‘scontenti' che annovera prime firme del calcio internazionale.

Leo Messi ha aperto le porte ai trasferimenti mancati. Subito dopo la conclusione della stagione sembrava oramai arrivato il momento epocale del cambio della guardia in casa Barcellona. L'avvento di Koeman, l'epurazione per il nuovo progetto tecnico, i postumi di una stagione da dimenticare con una Liga persa nel finale e l'umiliazione del Bayern Monaco in Champions League. Sono state settimane concitate con la notizia del'addio turbolento di Messi agli azulgrana, per poi concludersi il tutto in una classica bolla di sapone. Oggi, la Pulce è rimasta mestamente a Barcellona, dove si allena e gioca ma con l'intenzione di cambiare aria appena clausole e contratti glielo permetteranno.

Non solo Messi, però. Altro grande trasferimento che ha condizionato l'intera sessione di mercato e non si è concluso positivamente è stato quello di Kantè, dal Chelsea all'Inter. Una telenovela che è durata fino agli ultimi giorni a disposizione con i nerazzurri che hanno costantemente monitorato il club londinese proponendo una infinita sequenza di trattative. Alla fine non se ne è fatto nulla: il centrocampista è rimasto alla corte di Lampard anche se in questa prima fase di stagione non ha mai visto il campo. E restando in casa Inter, un altro scontento ha visto sfumare i propri sogni di rivincita: Radja Nainggolan. Il belga, richiesto dal Cagliari, club con cui aveva trovato la quadratura economica, è rimasto da Conte controvoglia, perché i due club non si sono messi d'accordo per la formula del trasferimento.

Messi, Kantè, Nainggolan, ma anche altri big sono rimasti con la bocca asciutta e le polveri bagnate. Si tratta di Arek Milik che da Napoli non si è mosso e che resterà in tribuna fino a gennaio – almeno – quando si riapriranno le porte del mercato invernale e qualcosa si muoverà forzatamente in uscita. O del suo ‘alter ego' giallorosso, Edin Dzeko che dopo essere stato ad un passo dall'Inter era già in accordo con la Juventus, per lasciare Roma. Dove oggi è rimasto, contro volontà, per dinamiche di mercato che non ne hanno permesso un trasferimento del quale mancava solamente l'ufficialità. E dove sarebbe potuto arrivare, anzi tornare, Stephan El Shaarawy, praticamente annunciato dal club ma sfumato negli ultimi minuti di mercato.

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