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Gli allenamenti micidiali del Real Madrid, vomito e vertigini in campo: è il metodo Pintus

Antonio Pintus, preparatore atletico del Real Madrid di Carlo Ancelotti, è stato uno dei segreti alla base della vittoria dell’ultima Champions. Ed è subito ripartito come un martello nei primi allenamenti stagionali.
A cura di Alessio Pediglieri
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Gli effetti degli allenamenti di Pintus sul Real Madrid
Gli effetti degli allenamenti di Pintus sul Real Madrid

In questo periodo estivo tutte le squadre sono impegnate nella cosiddetta fase di preparazione atletica che, ancor più che per le stagioni precedenti, assume un aspetto delicato e determinante per affrontare un anno decisamente atipico, visto che nel bel mezzo del cammino ci sarà la lunga pausa per i Mondiali, con giocatori che vi parteciperanno e altri che staranno fermi. Così, sono cambiati i metodi messi già in atto da allenatori e loro collaboratori con notizie e immagini che hanno già fatto il giro del web per la loro crudezza e durezza.

Il ‘metodo Conte' è esploso in tutta la sua ferocia, attraverso i video che hanno ripreso i giocatori del Tottenham letteralmente stremati a terra dopo una seduta di allenamento, ma il tecnico italiano – da sempre famoso per i suoi militareschi metodi di allenamento – non è il solo. C'è un altro italiano che in questi giorni sta incutendo più di un semplice timore: Antonio Pintus, il braccio destro di Carlo Ancelotti che ha nelle mani la squadra campione d'Europa e ne sta plasmando la forma fisica con metodi ancor più duri e crudi di quanto non abbia usato in passato.

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Dopotutto, Antonio Pintus sa meglio di chiunque altro che ci si sta preparando per una stagione atipica, dove difficilmente ci sarà spazio per veri giorni di riposo e dove si rischierà di giocare anche 70 partite in pochi mesi. E i giocatori del Real Madrid sono finiti nell'occhio del ciclone del "metodo Pintus" sin da questi giorni estivi. A Valdebebas il collaboratore di Ancelotti ha già messo sotto torchio i calciatori che hanno già mostrato i primi effetti: segni di svenimento, vertigini e vomito con esercizi per rafforzare e migliorare la parte fisica e ogni giocatore con il proprio piano di lavoro specifico per raggiungere determinati obiettivi.

Nessuno però si lamenta: Antonio Pintus è una figura amata sia dai tifosi che dai giocatori visto il lavoro brillante effettuato la scorsa stagione, mantenendo atleticamente perfetti i veterani della squadra per l'ultimo terzo della stagione, quando le partite contano di più e sfruttando le qualità dei giovani. Ma adesso il "metodo" è cambiato drasticamente.

I Mondiali in Qatar hanno sconvolto i piani del Real Madrid e della maggior parte dei grandi club che prestano la maggior parte dei loro giocatori alle rispettive nazionali (tra i dieci ei quindici calciatori nella squadra di Ancelotti) e così Pintus ha già ammesso di aver studiato nuove forme di "tortura": "La pausa degli allenamenti di novembre per il Mondiale farà bene, perché possiamo fare un altro pre-campionato e lavorare un po' di più per i giocatori che restano indietro. Sarà diverso per i giocatori che andranno ai Mondiali. Dovranno riposare al cento per cento quando torneranno e poi tornare al lavoro gradualmente. Sarà tutto completamente diverso"

Tanto per cominciare, il gruppo che resterà agli ordini di Ancelotti avrà un ruolo che potrebbe essere cruciale, perché Pintus sa che chi andrà in Qatar poi avrà bisogno di riposo assoluto e di un altro tipo di preparazione per rientrare progressivamente in gara. Pintus ha così suddiviso la stagione in tre fasi micidiali di lavoro.

La prima, dalla prima giornata di ritrovo fino al 10 agosto con la finale di Supercoppa contro l'Eintracht: un carico di lavoro specifico per scoprire la condizione fisica, che ha fatto scalpore, mostrando i giocatori sotto il sole estivo e 38 gradi, lavorare con una mascherina speciale: "È un test per conoscere le soglie aerobiche e anaerobiche dei giocatori e la potenza motoria in questo momento" ha spiegato lo stesso Pintus. "Il risultato serve a individualizzare o almeno a dare una direzione al lavoro di squadra".

La seconda fase arriverà a ridosso dei Mondiali: dal 21 novembre al 4 dicembre, si ripartirà da una preparazione pre stagionale per i giocatori che soggiornano a Madrid, mentre dal 4 dicembre fino a fine anno, si svolgerà il cosiddetto riposo attivo per gli internazionali. Infine, nella terza fase, a partire da gennaio 2023, ci sarà un ricondizionamento specifico per i giocatori di Coppa del Mondo più utilizzati: "Il tutto per garantire continuità per l'intera stagione".  E possibilmente ripetere i fasti di quella appena conclusa.

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