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Germania, positivo membro dello staff dell’Aue Erzgebirge. Club in “quarantena lampo”

In Germania si attende solo la decisione del primo ministro, Angela Merkel, sulla ripresa (o meno) della stagione. Gli allenamenti sono già iniziati, i club contano di tornare in campo addirittura dal prossimo 15 maggio. Intanto, dopo i 3 casi di Colonia, il calcio tedesco rileva un altro positivo: è un membro dello staff dell’Aue Erzgebirge, squadra di Zweite Bundesliga, la seconda divisione.
A cura di Maurizio De Santis
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Il calcio tedesco ha ripreso gli allenamenti e attende che il primo ministro, Angela Merkel, si pronunci definitivamente sulla ripresa (o meno) dei campionati dal prossimo 15 maggio a cominciare dalla Bundesliga. Le notizie che arrivano dai club, però, sollevano perplessità sull'effettiva possibilità che la stagione possa ripartire, sia pure con un protocollo medico/sanitario molto rigido e prescrizioni logistiche sul distanziamento sociale altrettanto rigorose.

Dopo le ultime news sui casi di contagio da Covid-19 rilevati a Colonia, in Germania prosegue la mappatura dei tesserati attraverso una serie di test ai quali sono sottoposte le squadre che militano nei primi due tornei professionistici. Ed è per effetto di questo "giro di vite" che è emerso l'ennesimo caso di positività (il decimo su 36 società) al coronavirus: questa volta si tratta di un membro dello staff dell'Aue Erzgebirge, squadra di Zweite Bundesliga, la seconda divisione tedesca.

A dare l'annuncio ufficiale è stata la stessa società della Sassonia che ha messo in atto una sorta di "quarantena lampo" mandando in isolamento calciatori, tecnici e collaboratori dello staff fino a giovedì prossimo. Meno dei 14 giorni abitualmente previsti ma c'è un motivo alla base di questa scelta: per i prossimi giorni era stato già calendarizzato un nuovo giro di test per tutti. Se non dovessero emergere altri casi, a restare in isolamento sarà solo il membro dello staff mentre la squadra potrà continuare ad allenarsi senza ulteriori stop.

Allo stato dei fatti sono 1.724 i giocatori delle squadre di prima e seconda divisione sottoposti a test. In seguito agli ultimi esami effettuati sarebbero stati riscontrati positivi al morbo anche un calciatore e un collaboratore tecnico del Borussia Mönchengladbach (entrambi subito allontanati dal resto del gruppo e messi in quarantena). La domanda sorge spontanea: ammesso che si riprenda, cosa accadrà qualora dovessero emergere ulteriori contagi?

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