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Gattuso fa una richiesta strana per il mercato del Valencia: “Voglio giocatori che hanno fallito”

Rino Gattuso è stato presentato dal Valencia come nuovo tecnico e ha subito fatto capire il fuoco che ha dentro.
A cura di Paolo Fiorenza
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Rino Gattuso è stato presentato ieri dal Valencia come nuovo allenatore in sostituzione dell'esonerato José Bordalás, dopo aver firmato un contratto fino al 30 giugno 2024. Il tecnico italiano si è disimpegnato molto bene, parlando anche in spagnolo, come già aveva fatto al suo arrivo all'aeroporto la sera prima, ed ha respinto ancora una volta con decisione le accuse – tirate fuori nei giorni precedenti – di essere una persona "sessista, omofoba e razzista".

"È surreale che io mi debba difendere da certe accuse – ha detto il 44enne calabrese – Da un anno sto fermo, e secondo la mia logica non era giusto parlare, e i social non li uso. Ma sono stato massacrato. Ma sono pronto a rispondere punto su punto". E così ha fatto, in particolare riguardo al razzismo: "Io vengo dal Sud, ho preso insulti di tutti i tipi, ho allenato Koulibaly, Boateng, Bakayoko, ho tre persone di colore nel mio staff. Non sono in alcun modo razzista". Quanto poi alle voci su "una malattia neuronale degenerativa" che pure erano state messe in giro, Gattuso ha chiarito che non ha nulla di tutto questo: "Soffro da 12 anni di una miastenia oculare, una malattia autoimmune: ma non mi impedisce in alcun modo di allenare, anzi tanti mi scrivono per chiedere come faccio ad affrontare lo stress… Penso di essere per loro un esempio. Che io non possa lavorare per questo, sinceramente, è una stronzata…".

Rino Gattuso arriva a Valencia voglioso di riscatto
Rino Gattuso arriva a Valencia voglioso di riscatto

Un altro momento particolare della conferenza è stato quando al nuovo tecnico del Valencia è stato chiesto del calciomercato. Gattuso ha sorpreso i presenti con una risposta che fa capire la voglia di riscatto che ha dopo la delusione per il benservito datogli dal Napoli la scorsa estate: "Vogliamo giocatori che abbiano il fuoco dentro, io insisto molto sul fuoco. Giocatori che credono che giocare per il Valencia sia come giocare per il Barcellona o il Real Madrid. Giocatori che trasmettono la vita. Mi piacerebbe lavorare con calciatori che hanno fallito, quasi con un profilo perdente, ma che credono in questa squadra".

Gattuso arriva a Valencia con l'intenzione di far rifiorire quel DNA del "Valencia terribile che io ricordo, quello degli Angulo o degli Albelda. Vogliamo giocatori che hanno quel senso di appartenenza, quel fuoco. Il passato del Valencia è molto importante e dobbiamo tenerlo a mente in ogni momento. Questa maglia pesa e devono saperlo". Come primi capisaldi del ‘Gattuso pensiero' può bastare. Poi ci sarà tempo per far conoscere anche in Spagna i concetti del veleno e dell'annusare il pericolo…

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