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Galliani va in Duomo nei minuti finali di Monza-Juve, una donna gli dice qualcosa: “È inspiegabile”

Domenica scorsa Adriano Galliani non ha retto la tensione e subito dopo il gol del Monza contro la Juventus non ha atteso il fischio finale, ma è andato in Duomo aspettando che il match terminasse. Ma lì è accaduto qualcosa che tuttora non sa spiegare: “Non riesco a capire, è una cosa incredibile”.
A cura di Paolo Fiorenza
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Mai sosta per le nazionali fu più dolce per il Monza in tutta la sua storia: al suo primo anno di Serie A, ci arriva dopo aver ottenuto la prima vittoria e per di più contro la plurititolata Juventus. La mossa del cambio in panchina, con Palladino al posto di Stroppa, ha pagato subito dividendi: l'ex attaccante campano è partito col piede giusto, incassando i complimenti di Berlusconi oltre alla promessa presidenziale di continuare a consigliarlo dal punto di vista tecnico.

La strada per la salvezza è ancora lunga – i brianzoli sono terzultimi in classifica con 4 punti dopo 7 giornate – ma il morale adesso è decisamente alto, come conferma il buon umore di Adriano Galliani, intervenuto al Festival dello Sport. L'Ad del Monza è stato un fiume di aneddoti, rivelando quanto abbiano inseguito lo svincolato Dybala in estate, prima che si accasasse alla Roma: "Il giocatore che abbiamo cercato più insistentemente è stato lui. Ho parlato con il procuratore, ma Dybala voleva una squadra di un nome diverso da quello del Monza. Icardi? Era più un'idea del presidente, ma non è mai stato cercato seriamente".

Galliani domenica scorsa si è commosso dopo il fischio finale: "Mia mamma mi portava allo stadio a vedere il Monza quando avevo 5 anni. È stata ed è una storia d'amore infinita, qualche lacrimuccia è il minimo sindacale. Tanti anni di C, di fallimenti, la D. Poi la Serie B e adesso la Serie A. Poi la prima vittoria contro la squadra più titolata d'Italia, è stato qualcosa che mi ha fatto tornare bambino. Da ragazzino esistevano ancora i manicomi, se io avessi detto all'epoca che il Monza avrebbe battuto la Juventus mi avrebbero ricoverato…".

Adriano Galliani è monzese Doc
Adriano Galliani è monzese Doc

Il 78enne dirigente monzese è diventato un uomo di grande fede dopo essere guarito dal Covid: l'anno scorso il virus lo aveva ridotto in gravi condizioni al punto da essere ricoverato in terapia intensiva. Non stupisce dunque quanto ha fatto nei minuti finali di Monza-Juventus. Subito dopo il gol del vantaggio di Gytkjaer ha lasciato lo stadio e si è recato nel vicino Duomo per starsene da solo in un luogo di meditazione e scaricare la tensione, restandovi fino al fischio finale, quando poi è tornato allo stadio Brianteo restando anche intrappolato nel traffico.

Ma una volta giunto nel Duomo è successo qualcosa che ancora adesso Galliani reputa inspiegabile: "Dallo stadio al Duomo ci vogliono 5-6 minuti, Gytkjaer fa gol al 27′ del secondo tempo, quindi io sarò arrivato in Duomo all'equivalente del 35'o 37′. Sono entrato in Duomo e davanti a me c'era una signora molto anziana che stava pregando. Mi riconosce e mi dice: ‘Abbiamo vinto con la Juventus!'. E io: ‘Ma no, ma non è ancora finita'. Non capisco come questa signora, che avrà avuto 80-90 anni, stesse pregando e sapeva che il Monza – lei ha detto ha vinto – ma comunque che stesse vincendo con la Juventus. Questo mi è rimasto in testa, non riesco a capire, è una cosa incredibile".

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