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Follia in Coppa del Cile, in campo piovono petardi: derby sospeso dopo soli 6 minuti

L’episodio è accaduto durante la partita tra Universidad Catolica e Universidad del Cile, derby di ritorno di Coppa. “Trauma acustico con sordità neurosensoriale” la diagnosi a Martìn Parra, portiere ospite: la gara verrà ripetuta a porte chiuse. Due persone arrestate.
A cura di Alessio Pediglieri
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In Cile il derby di ritorno tra Universidad de Chile e Universidad Católica per la Coppa del Cile è durato solo l'arco di sei minuti, nemmeno il tempo di permettere ai giocatori di entrare in clima partita. Un clima però vissuto oltre ogni misura lecita in tribuna visto l'accaduto e le successive polemiche che hanno caratterizzato il seguito di una gara che adesso dovrà essere ripetuta. E che si rigiocherà rigorosamente a porte chiuse.

Il momento focale del derby di mercoledì sera, valido per il ritorno dei quarti di finale di coppa, si era già consumato solo dopo 4 minuti quando i padroni di casa erano riusciti a trovare la via del gol, con Fernando Zampedri. Una rete che aveva subito pareggiato i conti con l'U de Cile dopo il match dell'andata, conclusosi 1-0 e un episodio che ha esaltato oltremodo i tifosi dei Crusaders che hanno iniziato a festeggiare, alla fine esagerando. Un petardo è arrivato a ridosso del portiere ospite Martín Parra che è stato sorpreso dai ripetuti scoppi, finendo poi a terra coprendosi il volto e le orecchie con i guanti e restando dolorante in campo. Tutto ciò ha portato all'intervento immediato dello staff medico che ha deciso di verificarne le condizioni cliniche trasportandolo al più vicino ospedale.

Una situazione che ha impedito di fatto di poter continuare il match in un clima trasformatosi ben presto ingestibile. Mentre Parra veniva soccorso, si sono verificati anche accenni di rissa tra i giocatori in campo con chi, tra i padroni di casa evidenziava una possibile simulazione da parte del portiere e chi, tra i suoi compagni ne difendeva le conseguenze del petardo. Polemiche che sono proseguite anche dopo la partita, via social e che hanno visto particolarmente coinvolto Mauricio Isla che è stato tra i primi a non credere al portiere rimproverandolo di antisportività. Alla fine, anche Isla ha compreso la realtà della situazione, scusandosi pubblicamente: "Voglio esprimere, attraverso questo messaggio, scuse pubbliche per le mie azioni di ieri. Non ho ridimensionato la situazione che ha colpito Martín, se l'avessi compresa subito, non mi sarei comportato così. Chiedo scusa a tutti coloro che si sono sentiti colpiti dalle mie azioni e auguro a Martin una pronta guarigione. Per i miei compagni di squadra, per i giocatori e per i tifosi, indipendentemente dalla maglia, va questo messaggio di scuse e pentimento".

In effetti, Martìn Parra non ha per nulla simulato. Anche dai video che sono diventati subito virali, mentre il portiere dell'U de Chile stava rientrando tra i pali è stato sorpreso da un petardo che è ripetutamente scoppiato a pochi centimetri da lui. I tentativi di allontanarsi non sono andati a buon fine, con Parra che si è accasciato poco dopo sul terreno di gioco. La diagnosi successiva ha confermato la gravità dell'accaduto visto che il portiere ha riportato un "trauma acustico acuto con sordità neurosensoriale secondaria, più compromissione vestibolare transitoria" che lo costringerà ad un riposo ulteriore forzato.

Come precisato dal club, infatti, per Martìn Parra servirà un ulteriore periodo di osservazione e "non potrà svolgere il normale allenamento fino a un nuovo esame di controllo attraverso cui l'evoluzione del suo infortunio sarà determinata in via definitiva per definire un eventuale reintegro sportivo completo". Mentre proseguirà la riabilitazione di Parra,  la Federcalcio cilena ha aperto un'inchiesta sull'accaduto per capire come sia stato possibile introdurre petardi allo stadio. "Lo stadio è molto grande, ha abbastanza posti dove buttare dentro oggetti o zaini senza essere visti", ha spiegato il colonnello dei Carabineros di Valparaíso, Gustavo Peralta. Intanto le forze dell'ordine hanno già effettuato due primi arresti tra cui un tifoso che aveva con sè uno zainetto pieno di razzi e petardi. Entrambe le persone sono state già assicurate alla giustizia e riceveranno anche una denuncia dai club coinvolti e dalla Federcalcio cilena (FFCH).

Intanto, sul fronte meramente sportivo è stata anche ratificata la decisione finale della Federcalcio cilena sul derby di ritorno sospeso, con i giocatori ospiti che erano ritornati negli spogliatoi dopo l'incidente. Il direttivo della Federcalcio cilena (FFCh) ha deliberato che, nonostante i gravi incidenti, il duello sospeso tra Crusaders e Blues non verrà sospeso in via definitiva con l'eventuale vittoria a tavolino da parte dell'U de Chile, ma si riprenderà a giocare. Ripartendo dal minuto 6, in uno stadio neutro e in una data ancora da definire, ma con una unica certezza: l'assenza totale di pubblico. Un fattore che sarà filo conduttore nel caso in cui l'Universidad Catolica riuscisse a proseguire il proprio cammino in Coppa: il Giudice Sportivo ha deciso che non potrà giocare alla presenza dei suoi tifosi per il resto del torneo Copa Chile 2022.

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