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Fiorentina: “O si gioca tutti o non gioca nessuno”, lo sfogo di Barone dg viola

Il direttore generale della Fiorentina, Joe Barone è stato durissimo con le scelte della Lega Serie A che non ha saputo gestire l’emergenza coronavirus in modo appropriato: “Sono state fatte delle scelte sena il rispetto delle parti coinvolte, club, giocatori e tifosi. Non si doveva giocare e oggi attendiamo di avere ancora delle risposte”
A cura di Alessio Pediglieri
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Oramai regna il caos in Serie A, tra rinvii, gare a porte chiuse e decisioni riviste e corrette in corso d'opera. Mentre alcune partite si disputano regolarmente e si gode lo spettacolo del calcio (con le due partite di oggi, domenica 1 marzo, sono stati segnati 16 gol), molte altre vivono un momento di confusione massima, con le polemiche che non cessano tra i vari club, le scelte della Lega e l'emergenza coronavirus per diversi aspetti considerata malgestita.

La rabbia della Fiorentina

Così, dalla parte di chi contesta una Serie A a singhiozzo, dove alcune gare verranno recuperate – ad oggi – solamente il prossimo 13 maggio, rispetto alle altre che si sono disputate, c'è anche la Fiorentina, nella figura di Joe Barone, il direttore generale e braccio destro del presidente Commisso che ha alzato la voce davanti a un campionato a rischio sospensione.

O giochiamo tutti o non gioca nessuno, Io direi che non si doveva giocare, punto e basta. Si devono rispettare le regole ma soprattutto le decisioni prese in settimana. C'è apprensione per questo virus, è necessario avere cura della salute

La pantomima delle ‘porte chiuse'

Insomma, anche la Fiorentina, si schiera dalla parte di chi – non avendo giocato – urla al campionato falsato, per una serie di gare fermate, altre giocate, recuperi quasi impossibili, una ‘compravendita' di date, opzioni, soluzioni. Di certo, c'è stata una cattiva gestione dell'insieme, con la Lega che ha prima deciso una posizione poi l'ha cambiata. Come le porte chiuse, che ha coinvolto da vicino anche la Fiorentina: "Ci siamo preparati, siamo andati a Udine, ci avevano detto che si sarebbe giocato a porte chiuse. Poi ho letto dai social che non si sarebbe giocato…"

La mancanza di rispetto da parte della Lega

Barone è caustico nei confronti di chi ha gestito l'emergenza senza prendere una linea univoca e portandola avanti malgrado tutto e tutti: "Le regole se ci sono e ci sono, valgono per tutti: Commisso ha ragione, al momento non abbiamo ancora risposte univoche. E' una situazione francamente inaccettabile, la Lega Serie A deve rispettare le componenti del calcio che sono sia i giocatori sia i tifosi".

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