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Faccia a faccia Tudor-Marsiglia, giocatori traumatizzati: metodi brutali e scenate plateali

I giocatori del Marsiglia hanno chiesto al presidente Longoria un vertice per parlare dei metodi, non graditi, del nuovo allenatore Igor Tudor. Nell’incontro tracciata la rotta per il futuro.
A cura di Marco Beltrami
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Tanto tuonò che piovve e poco dopo ecco il sereno, almeno per ora. La preparazione estiva dell'Olympique Marsiglia per la stagione 2022/2023 non è stata certo delle migliori, contraddistinta da un'inquietudine legata ai rapporti non idilliaci tra il gruppo e il nuovo allenatore Igor Tudor. I metodi della vecchia conoscenza della Serie A, reduce da un'ottima esperienza al Verona, hanno destabilizzato lo spogliatoio che ha deciso di chiedere un incontro con il presidente Pablo Longoria, per cercare anche alla presenza del tecnico di discutere delle tensioni interne e trovare una soluzione. Meglio prima dell'inizio delle ostilità e dell'esordio in campionato che durante, quando poi potrebbe essere troppo tardi per recuperare.

Il neopresidente dell'OM ha risposto in maniera affermativa e il vertice è andato in scena presso il centro sportivo subito dopo gli allenamenti. I giocatori hanno manifestato le proprie perplessità sulla metodologia di Tudor, arrivato in panchina dopo l'addio a sorpresa di Jorge Sampaoli. Entrando nello specifico, di cosa precisamente si sono lamentati Payet e compagni? Innanzitutto è stato sottolineato il drastico cambio di rotta rispetto al recente passato, con il tecnico argentino che era molto stimato nello spogliatoio dove aveva stabilito ottimi rapporti umani anche con i calciatori lasciati spesso liberi di svariare in campo.

Le novità apportate dall'ex centrocampista della Juventus, in termini di cambio di stile di gioco e rinuncia al possesso eccessivo non sono state viste di buon occhio dopo i risultati positivi della scorsa annata. Ci si chiede se sia proprio necessario rivoluzionare tutto, visto che si poteva cercare di lavorare per migliorare quanto fatto durante la gestione Sampaoli. In particolare poi non è risultato gradito il modo in cui Tudor si rivolge ai giocatori, troppo diretto e in alcuni casi brutale al punto da destabilizzare soprattutto i meno esperti. Jordan Amavi, Cengiz Under e Gerson hanno dovuto fare i conti con l'ira dell'allenatore, davanti ad alcuni giovani che sono rimasti "traumatizzati".

Una situazione che ha fatto il paio con quella relativa all'addio lampo di Camoranesi. Ufficialmente già concordata, la separazione tra Tudor e il suo ex compagno in bianconero si sarebbe concretizzata dopo pochi giorni anche per i contrasti tra i due, plateali e davanti al gruppo. Difficile dunque rimanere tranquilli in questo clima con le idee di gioco difficili da metabolizzare in assenza di serenità, per gli sfoghi continui di Tudor che non perde occasione quando qualcosa non va per alzare la voce. D'altronde i risultati nelle amichevoli, con tre sconfitte, un pareggio e una vittoria, non sono incoraggianti in vista dell'esordio in Ligue 1 contro il Brest.

Tutti temi che sono venuti fuori nell'incontro tra squadra, allenatore e presidente, alla Commanderie. Il numero uno del Marsiglia ha preso la situazione in mano, per cercare di gettare acqua sul fuoco sottolineando la necessità di remare tutti nella stessa direzione in vista non solo del campionato, ma anche della Champions. Fondamentale dunque ritrovare serenità e cercare di venirsi incontro per evitare che la situazione possa deteriorare. Ecco allora che si è cercato di trovare un punto comune tra le parti anche sulla comunicazione, e la rigida metodicità di Tudor, il quale gode della totale fiducia e stima di Longoria e non è assolutamente in discussione.

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Alla fine del vertice, durato a lungo, i giocatori si sono mostrati sorridenti con Tudor che ha preferito non fermarsi con i tifosi come fa di solito. Ora il tempo delle chiacchiere è finito, bisognerà concentrarsi sulla prima giornata di Ligue 1. Solo il tempo confermerà se è tornata definitivamente la pace o è solo una situazione di facciata.

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