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Entra in campo con le figlie per la festa promozione, ma non si può: scatta la squalifica

L’attaccante del Modena, Alessandro Marotta, è entrato sul terreno di gioco con le figlie all’85’ pur non essendo in distinta: duro provvedimento del Giudice Sportivo.
A cura di Vito Lamorte
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Il Modena è tornato in Serie B quattro anni dopo il fallimento e sei anni dopo l'ultima volta nella serie cadetta. Grande festa al Braglia nell'ultimo turno, chiudendo a 88 punti e tenendo i due punti sulla Reggiana che ha terminato il campionato a quota 86 punti e dovrà giocarsi i play-off.

C'è stato un episodio molto singolare che è finito nel mirino del Giudice Sportivo e dopo due giorni ha fatto spuntare un piccolo neo nella festa post-partita di sabato pomeriggio nella città emiliana: l'attaccante Alessandro Marotta è stato squalificato per due giornate per una situazione che si è verificata nei minuti finali della partita che ha visto vincere il Modena battere per 4-0 il Pontedera.

Nei minuti finali il calciatore, che non era presente in distinta, è entrato sul terreno di gioco e lo ha fatto in compagnia delle figlie. Si tratta di un'azione che non è consentita da regolamento ed è stata sanzionata dal Giudice Sportivo, che ha  due turni di stop per l'ex attaccante di Benevento, Siena, Juve Stabia, Vicenza, Catania e Cremonese.

L'attaccante di Napoli è fuori dall'autunno per un'operazione al piede, ma ha contribuito con 2 goal in 8 presenze alla stagione che ha sancito il ritorno in Serie B del Modena.

Questo la parte del comunicato ufficiale dove viene delineata la posizione dell'attaccante del Modena e la sanzione del Giudice Sportivo:

SQUALIFICA PER DUE GARE EFFETTIVE

MAROTTA ALESSANDRO (MODENA)

1) per avere, all’85°minuto della gara circa, fatto accesso sul terreno di gioco in compagnia delle due figlie, sebbene non fosse inserito nella distinta di gara;
2) per avere risposto in modo non corretto al responsabile della sicurezza che lo invitava a non fare accesso nell’area sopra indicata;
3) per essersi, dal 89º minuto della gara in poi, trattenuto sulla panchina della sua Squadra unitamente alle due figlie; 290/751
4) per avere, al termine della gara, fatto accesso all’interno degli spogliatoi, nonostante non fosse inserito in distinta gara, in compagnia delle due figlie e di altri soggetti non autorizzati;
5) per avere tenuto, in tale ultima occasione, un comportamento non corretto nei confronti di un Componente della Procura Federale prima e del Commissario di campo dopo, rivolgendo un epiteto offensivo nei confronti di quest’ultimo. Ritenuta la continuazione fra le condotte poste in essere, misura della sanzione in applicazione degli art. 4, 13, comma 2, codice giustizia sportiva, valutate la pervicacia della condotta e le parole utilizzate. (r. proc. fed., r.c.c.).

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