Emergenza Coronavirus, le conferenze stampa delle partite di Serie A annullate
Per l'emergenza da Coronavirus sono state praticamente annullate tutte le conferenze stampa della vigilia delle prossime partite di Serie A. Oramai anche il mondo del calcio sta vivendo giorni particolarmente delicati per cercare di non diffondere ulteriormente l'epidemia. Come già accaduto per la sfida di Europa League contro il Ludogorets, Antonio Conte non parlerà nemmeno in vista di Juventus-Inter, nella consueta conferenza stampa della vigilia. Lo stesso faranno anche i suoi colleghi nelle zone più delicate, come Stefano Pioli o Maurizio Sarri.
Per seguire però l'avvicinamento dei vari incontri ci saranno altri modi. Chi è interessato a sapere cosa pensino i rispettivi allenatori sulle gare che andranno a disputare, la maggior parte a porte chiuse, esistono le interviste sui canali tematici della società e chi non avrà a disposizione la possibilità di collegarsi attraverso l'abbonamento lo potrà fare seguendo gli account ufficiali sui vari social network. Dove i club metteranno a disposizione di tutti i pensieri dei vari allenatori.
Una vigilia particolare
Un ulteriore modo per evitare contatti diretti in una fase di contagio ancora fuori controllo, ma permettendo al mondo del calcio di poter continuare la propria programmazione. Sarà dunque una vigilia del tutto anomala quella che vedrà il derby d'Italia – gara di cartello del prossimo weekend – in vista di domenica sera. Nessuna dichiarazione direttamente ai giornalisti ma solamente attraverso il filtro dei club. Poi, la gara – rigorosamente a porte chiuse – mentre impazzano le polemiche sui vari rimborsi dei biglietti per chi non potrà assistere alle partite.
Nessun altro rinvio
Una sorta di ‘mascherina' preventiva per tutti, giocatori, tesserati, gli stessi tifosi. Al momento non si sa quando lo stato di allerta terminerà, di certo – con il problema delle date da trovare per i rinvii già effettuati – non ci saranno altri posticipi. Tutti stanno lavorando per superare il momento, ognuno facendo scrupolosamente la propria parte.