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de Ligt svela il vero motivo dell’addio alla Juve: picconate sul progetto di Agnelli

de Ligt torna a parlare del suo recente passato alla Juventus, tracciando le differenze rispetto al Bayern che ha considerato come un salto di qualità.
A cura di Marco Beltrami
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Non è stato facile per Matthijs de Ligt integrarsi al Bayern Monaco, soprattutto dal punto di vista fisico. A poco a poco, l'olandese sembra aver recuperato terreno rispetto ai suoi compagni, abituandosi ad allenamenti più intensi rispetto a quelli italiani. Era stato proprio il poderoso difensore a sottolineare le differenze al suo tecnico Nagelsmann, andando poi pubblicamente a "cancellare" il suo passato alla Juventus con parole che avevano scatenato la risposta di Bonucci, che avrebbe voluto maggior rispetto dal suo ex compagno. L'occasione per gli impegni con la nazionale, e dunque la sosta dopo una vera e propria abbuffata di partite con la sua nuova squadra, ha permesso a de Ligt di fare un bilancio di questi primi mesi in Germania.

L'inizio difficile, legato anche ad uno stato di forma considerato non all'altezza in casa Bayern, è ormai un ricordo per de Ligt che ha trovato maggiore spazio in campo. Certo le cose, almeno in Bundesliga, non stanno andando benissimo con la striscia di quattro partite consecutive senza vittoria che rappresenta una vera e propria rarità per la storia recente dei campioni di Germania. Non è il momento di fare drammi per de Ligt che a poco a poco sta ingranando dopo aver giocato in uno spezzone contro il Moenchengladbach anche come attaccante: "Non sono affatto preoccupato. Ho giocato poco nelle prime tre partite perché sono arrivato con un ritardo di forma agli allenamenti, questo è quello che mi hanno detto la prima settimana".

La musica però è poi cambiata per il difensore della nazionale olandese, che finora è molto soddisfatto della sua nuova esperienza al Bayern: "Ho giocato sei delle ultime otto partite. Quindi sono davvero molto soddisfatto del mio tempo di gioco e di come sono andati i primi due mesi". A prescindere però dal rendimento, una cosa è certa per de Ligt: la scelta di lasciare la Juventus è più che azzeccata, soprattutto per la qualità della rosa che ha trovato in terra bavarese.

A suo dire infatti il Bayern ha sicuramente maggiore ambizione europea rispetto ai bianconeri. Una differenza ben più pesante dunque rispetto a quella relativa alle metodologie di lavoro, spiegata in un'intervista a Fabio Capello: "Penso di aver fatto un passo avanti in termini di qualità della rosa. La Juventus è una grande squadra con grandi giocatori e mi sono trovato benissimo lì, ma il Bayern Monaco ha l'ambizione di vincere la Champions League e questa ambizione era meno presente alla Juventus".

Inevitabilmente queste parole rappresentano un colpo durissimo al progetto Juventus portato avanti da Andrea Agnelli. La percezione di de Ligt, è che il club bianconero avesse meno ambizione di altri top club come il Bayern, al netto delle differenze della rosa, conferma che qualcosa è andato storto nei piani del presidente che da anni ha come obiettivo quello di migliorarsi in Europa e arrivare al top. D'altronde anche i risultati della Juventus nella massima competizione continentale parlano chiaro.

Dunque de Ligt pensa di avere molte più chance europee di trionfo al Bayern e i risultati finora in Champions gli danno ragione, visto che i tedeschi nel girone di ferro hanno già battuto Inter e Barcellona. E la Juventus? Cosa pensa l'ex Ajax del nuovo corso bianconero? De Ligt è consapevole che a Torino stanno cercando di puntare sulla ricostruzione, con la speranza di aprire un nuovo ciclo. Ciclo che invece per lui era finito: "Alla Juve con Cristiano Ronaldo? Mi sono divertito moltissimo, davvero. Ma ho sentito che era giunto il momento per una nuova sfida". 

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