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De Laurentiis annuncia che ha cambiato nome al nuovo acquisto del Napoli: “Lo chiameremo Zizì”

Aurelio De Laurentiis spiega cosa sta succedendo in casa Napoli: “Serviva incontrarsi davanti a un piatto e a un buon bicchiere di vino e chiarirsi”. Nessun dubbio su Spalletti: “Mai pensato a cambiare allenatore”.
A cura di Paolo Fiorenza
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L'occhio del padrone ingrassa il cavallo e allora Aurelio De Laurentiis ha deciso di curare da vicino il suo Napoli, reduce da un terzetto di partite in cui ha ricavato un solo punto, con conseguente addio alle residue speranze di Scudetto. L'ultimo scivolone di Empoli, dove gli azzurri sono crollati dopo essere stati avanti 2-0, ha fatto perdere la pazienza al presidente partenopeo, che prima ha pensato al pugno durissimo del ritiro, salvo poi fare marcia indietro ed optare per una sorta di ‘terapia di gruppo' con tanto di cene in cui rinvigorire corpo e spirito.

Cene in cui è presente anche lui, così come era presente sia ieri che oggi a bordo campo a Castel Volturno, per far capire alla squadra che nelle quattro partite che mancano fino al termine del campionato non sono ammesse ulteriori figuracce. C'è da mettere al sicuro al più presto la qualificazione alla Champions – i punti di vantaggio sulla Roma sono nove, ma meglio non correre rischi e chiudere la pratica al più presto – poi ci si siederà al tavolo con Luciano Spalletti per capire dove si è sbagliato e dove si può mettere mano per migliorare.

Nessun dubbio che sarà ancora il toscano il tecnico del Napoli anche nella prossima stagione, ci pensa lo stesso De Laurentiis a spazzare via le voci di un avvicendamento che si sono rincorse negli ultimi giorni dopo il crollo di Empoli: "Spalletti ha tre anni di contratto, due fissi più un'opzione da parte nostra per un terzo anno. Non ho mai pensato in questo momento ad un'eventuale sostituzione dell'allenatore". Nella chiacchierata con Sky, il presidente azzurro puntualizza che l'obiettivo stagionale è stato perfettamente raggiunto: "All'inizio della stagione nessuno ha parlato di Scudetto, Europa League o Coppa Italia. Il nostro obiettivo è tornare in Champions League perché tra Covid e acquisti prima e durante la pandemia siamo fuori di 220 milioni. Ora ci restano ancora quattro partite da giocare e ci servono quattro punti".

Aurelio De Laurentiis è proprietario del Napoli da 18 anni
Aurelio De Laurentiis è proprietario del Napoli da 18 anni

De Laurentiis spiega il senso di quanto ha messo in atto questa settimana: "Il ritiro appartiene a un mondo calcistico arcaico e superato, meglio incontrarsi, magari davanti a un piatto e a un buon bicchiere di vino, e chiarirsi. Cosa c'è ragazzi che non va? Ed è quello che abbiamo fatto ieri sera. Mi sono seduto, c'erano quattro tavoli di calciatori, a ogni tavolo mi sono seduto e ci siamo scambiati delle opinioni, delle idee e delle verifiche. E poi ce ne siamo andati tutti quanti a dormire. Domani faremo la stessa cosa".

Carota e bastone, con un messaggio chiaro, non solo per i calciatori: "Ho voluto fare un discorso distensivo e di massima fiducia allo staff tecnico e medico. Ho detto ‘signori, è necessario correre tutti insieme in questi giorni', perché io vedo che le squadre che affrontiamo sembrano più brillanti di noi, più preparate di noi. E questo io non lo posso accettare, perché se il Milan spende 96 milioni di stipendi per i calciatori, noi ne spendiamo 136". De Laurentiis da parte sua già lavora per il futuro e ufficializza l'arrivo di Khvicha Kvaratskhelia, il 21enne esterno d'attacco georgiano che nei progetti azzurri dovrebbe sostituire in rosa la partenza di Insigne. Il nome del giocatore acquistato dalla Dinamo Batumi è un po' ostico da pronunciare, allora ci pensa il presidente a battezzarlo nuovamente: "In qualche modo lo chiameremo. Sarà Zizì…".

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