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Damiano dei Maneskin come Mourinho, attacca l’arbitro Taylor: “Il denaro vince sempre”

La popostar italiana ha seguito da tifoso la Roma a Budapest. In alcune storie su Instagram ha espresso tutto il proprio sdegno per l’arbitraggio di Anthony Taylor. I messaggi a corredo delle foto sono eloquenti.
A cura di Maurizio De Santis
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Damiano dei Maneskin ha usato parole dure per descrivere l'arbitraggio di Taylor.
Damiano dei Maneskin ha usato parole dure per descrivere l'arbitraggio di Taylor.

"El dinero siempre gana, il denaro vince sempre". Damiano dei Maneskin non fa giri di parole per urlare tutta la propria rabbia nei confronti dell'arbitraggio di Taylor. In una serie di storie su Instagram ripercorre la trasferta a Budapest da tifoso romanista: dall'arrivo nella capitale ungherese, fino a quel "grazie" scritto col cuore in mano alla squadra che va sotto il settore dei sostenitori giallorossi per ringraziarli del sostegno ricevuto.

La squadra di Mourinho ha dato tutto quel che poteva ma sulla finale di Europa League c'è una macchia grossa quanto una patacca: è la direzione di gara del fischietto inglese che con le sue decisioni ha in qualche modo condizionato l'esito del match della Roma contro il Siviglia.

Il tecnico portoghese fa un gesto eloquente nei confronti dell'arbitro: gli conta le ammonizioni date ai suoi.
Il tecnico portoghese fa un gesto eloquente nei confronti dell'arbitro: gli conta le ammonizioni date ai suoi.

Prima ha fischiato un calcio di rigore inesistente agli andalusi (ma non c'era stato alcun contatto tra Roger Ibañez e Ocampos), salvo cambiare idea dopo la revisione al Var. Poi ha negato un penalty solare ai capitolini per quel tocco di mano giudicato in maniera clamorosa non punibile (col Var silente). "Que lindo, che bello", dice ancora la popstar. E non c'è bisogno di aggiungere altro, perché quello scandalo è sotto gli occhi di tutti.

L'episodio che ha fatto gridare allo scandalo: il mani di Fernando su cross di Matic.
L'episodio che ha fatto gridare allo scandalo: il mani di Fernando su cross di Matic.

Finito? No. La distribuzione e la gestione dei cartellini gialli è un'altra nota dolente: nemmeno si contano più i gialli sventolati sotto il naso dei calciatori e della panchina, quasi una decina (9 a voler essere precisi). Tolleranza zero nei confronti dei romanisti, indulgenza eccessiva per Lamela che – già gravato da sanzione – è stato graziato in un paio di occasione dove avrebbe meritato il rosso per doppia ammonizione.

Perdere così fa male: dopo una gara infinita e dal dischetto (5-2). Lo sfogo di Mourinho a caldo è la summa dei sentimenti devastanti provati dal popolo giallorosso che s'è sentito defraudato, martoriato dall'arbitro Taylor. "Sembrava fosse spagnolo…", ha detto lo Special One subito dopo l'incontro. Ma è nella pancia dello stadio di Budapest che si toglierà la soddisfazione di dirgliene quattro.

La mancata concessione del penalty su tocco di mano di Fernando ha provocato la rabbia dei giallorossi.
La mancata concessione del penalty su tocco di mano di Fernando ha provocato la rabbia dei giallorossi.

"Sei una fott… disgrazia!", urlerà al direttore di gara imprecando anche contro il designatore Uefa: "E Rosetti (ex arbitro italiano, ndr) è stato capace di dire che non è… E tu sei stato capace…". Il tecnico portoghese è una furia, si avvicina perfino al minibus a bordo del quale sta salendo l'intera squadra arbitrale e aggiunge: "Complimenti anche a… della Var e a tutti voi. Complimenti davvero… non hanno vergogna nemmeno della loro faccia".

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