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Da Siviglia sfidano la Juve, sembra uno sfottò: “Di solito arriviamo in finale e le vinciamo”

José Luis Mendilibar, allenatore del Siviglia, ha lanciato la sfida alla Juventus in vista della doppia semifinale di Europa League: le sue parole, però, potrebbero dar un po’ fastidio ai bianconeri.
A cura di Vito Lamorte
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La Juventus si appresta ad affrontare la doppia semifinale di Europa League contro il Siviglia, club che conosce benissimo questa manifestazione e che detiene il record in questo torneo.

Gli andalusi hanno vissuto una stagione molto tormentata e dopo due cambi di allenatore sulla panchina dei Rojiblancos ora c'è José Luis Mendilibar, che ha scacciato lo spettro retrocessione e dopo aver eliminato il Manchester United vorrebbe fare un'altra vittima eccellente.

L'allenatore del Siviglia nel corso di un'intervista al sito della UEFA ha lanciato la sfida ai bianconeri: “Dopo il Manchester United un’altra grande squadra, quindi immagino che sarà un’esperienza molto simile. Andare in finale sarebbe la cosa più importante che abbia mai fatto nel calcio. Ho fatto grandi cose in altre squadre, ma non più di questa. Una finale europea significherebbe portare avanti la tradizione del club, che arriva in finale quasi ogni anno e di solito vince”.

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A molti le parole del tecnico basco sono parse una sorta di sfottò nei confronti dei bianconeri, che spesso e volentieri nelle finali europee non sono riusciti a portare a casa la coppa, e così l'antivigilia della sfida dell'Allianz Stadium viene caricata ancora di più di tensione.

Mendilibar ha aggiunto: "Questo club è abituato a giocare in Champions League e in Europa League da 15 o 20 anni. Siamo passati dal pensare alla retrocessione al pensare alla vittoria in Europa League. Quello che faccio, e quello che cerco di far capire ai miei giocatori, è pensare solo alla prossima partita, nient'altro".

L'allenatore del Siviglia ha parlato anche del modo in cui è riuscito a risollevare la squadra dopo le difficoltà che c'erano state con Lopetegui e Sampaoli in panchina: “Ho sempre detto che mi piacciono le cose semplici. Cerco di non complicarle troppo ai giocatori. Provo a farli sentire a loro agio, per poi migliorare. I risultati ci hanno sicuramente aiutato fin dall’inizio. Anche quando non abbiamo giocato bene siamo riusciti a vincere. A volte sono i risultati che ti fanno credere in quello che stai facendo. Questa era la nostra situazione, soprattutto all’inizio".

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