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Curva svuotata per la morte di Boiocchi, individuati ultras che hanno costretto i tifosi a uscire

La Digos ha individuato alcuni ultras che hanno costretto tifosi a lasciare curva Nord durante la gara tra Inter e Sampdoria, in seguito alla notizia della morte del capo tifoso nerazzurro Vittorio Boiocchi.
A cura di Vito Lamorte
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I fatti che si sono verificati a San Siro durante la gara tra Inter e Sampdoria sono al centro di un un grande dibattito. Appena si è diffusa la notizia della morte dell'ex capo ultrà Vittorio Boiocchi, la Curva Nord dell'Inter si è svuotata: non singoli gruppi o non spicchi della gradinata, ma l'intero settore si è svuotato. Non è stato una situazione volontaria, anzi: dai minuti successivi sono emerse testimonianze sui social di chi faceva sapere che normali tifosi, non partecipanti a gruppi ultras, erano stato costretti a lasciare gli spalti. Nella maggior parte dei casi con la forza o sotto minacce.

Nelle scorse ore gli agenti della Digos della questura di Milano hanno individuato alcuni ultras che hanno provocato il deflusso e isolato un altro appartenenti ad un gruppo della Curva Nord, responsabile di aver usato violenza verso una persona che non voleva uscire dal settore. Sono in corso altri approfondimenti su altre segnalazioni e denunce ma sono stati fatti importanti passi avanti nel riconoscimento dei protagonisti delle violenze di sabato sera.

Molti ultrà hanno usato le maniere forti e toni minacciosi per mandare via i tifosi al secondo anello verde, con alcuni racconti diventati virali sui social che fanno davvero rabbrividire chi frequenta gli stadi e gli amanti dello sport: qualcuno è riuscito a trovare spazio in altri settori vicini mentre altri sono andati via per la paura e la situazione che avevano appena vissuto.

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L'Inter ha espresso la sua indignazione per gli episodi di violenza avvenuti nella curva occupata dai gruppi stori del tifo nerazzurro sabato durante il match contro la Sampdoria e attraverso un comunicato ufficiale ha condannato con forza il comportamento del proprio tifo organizzato:

FC Internazionale Milano condanna con fermezza qualsiasi episodio di coercizione avvenuto sabato sera al secondo anello verde dello stadio di San Siro. Il Club che in ogni sede lotta contro ogni tipo di violenza, ribadisce i valori essenziali di fratellanza, inclusione e antidiscriminazione – ed esprime la sua totale solidarietà nei confronti di quei tifosi che sono stati costretti a rinunciare a ciò che tengono di più: l’amore e la passione per l’Inter. Il Club – che si adopera ogni anno per rafforzare il presidio di sicurezza e di sorveglianza all’interno dello stadio – ribadisce nuovamente la sua totale collaborazione con le Forze dell’Ordine per assicurare la tutela dei diritti dei propri tifosi.

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