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Coronavirus, Galliani parla del futuro del calcio: “Si giocherà per molto a porte chiuse”

Adriano Galliani, ex dirigente del Milan e attuale amministratore delegato del Monza, ha rilasciato un’intervista a TeleRadioStereo in merito all’emergenza Coronavirus e al futuro prossimo che attende lo sport: “Credo si giocherà per molto a porte chiuse e poi forse uno seggiolino sì e uno no. Ma certamente ora bisogna pensare solo alla salute e poi a tutte le altre attività”.
A cura di Vito Lamorte
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Come sto vivendo il momento di isolamento? Sono in casa e non esco assolutamente, ma la giornata vola. Leggo i giornali durante la notte, mentre prima lo facevo la mattina, e durante la giornata ci sono molte più comunicazioni rispetto a prima; grazie alle nuove tecnologie riesco a fare riunioni e conferenze a distanza.

A parlare in questi termini è Adriano Galliani, amministratore delegato del Monza, che ha rilasciato un'intervista a TeleRadioStereo in merito all'emergenza Coronavirus. Il senatore di Forza Italia, eletto alle ultime elezioni nella circoscrizione Lombardia, ha affermato: "Credo che ci sarà un mondo prima e dopo il Coronavirus, ci si abituerà a vivere con questi mezzi in un modo diverso rispetto a come abbiamo fatto fino a qualche settimana fa". L'ex dirigente del Milan ha parlato del momento attuale che sta vivendo l'Italia e del futuro che ci attende:

Sono preoccupato come tutti per la salute di ognuno, ci sono ancora centinaia di morti ogni giorno e bisogna pensare a questo. Poi quando la guerra contro questo nemico invisibile sarà finita arriverà il momento di ricostruire il Paese che sta perdendo 100 miliardi al mese di produzione, bisognerà capire se i consumi riprenderanno come prima, cosa che io dubito.

Galliani: Credo si giocherà per molto a porte chiuse

Infine, alla domanda se si potrà tornare a giocare a calcio in questa stagione Adriano Galliani ha dichiarato:

Non ho una risposta. Abbiamo appena appreso che le Olimpiadi sono state spostate all’anno prossimo, bisogna affidarsi alla comunità scientifica e saranno i medici a dirci quando si potrà tornare a giocare. Fare previsioni adesso è inutile. Dipende dall’andamento del virus, certo è che quando usciremo di casa non sarà più come prima, vedo difficile che 80mila persone possano tornare a radunarsi a San Siro. Credo si giocherà per molto a porte chiuse e poi forse uno seggiolino sì e uno no. Ma certamente ora bisogna pensare solo alla salute e poi a tutte le altre attività, e il calcio è una delle altre attività.

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