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Coronavirus, cosa succede con Juve-Inter? Gli scenari: dal rinvio alla gara a porte chiuse

Il diffondersi della pandemia da Coronavirus sta mettendo in ginocchio la macchina organizzativa della Serie A. Dopo il rinvio di diverse gare di campionato sabato scorso, sotto osservazione c’è la prossima giornata e soprattutto il big-match di domenica sera Juventus-Inter. Tutti i possibili scenari e un occhio anche ai biglietti già venduti.
A cura di Alessio Pediglieri
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L'emergenza Coronavirus ha oramai coinvolto anche il mondo dello sport e del calcio in particolare. La Serie A è stata già interrotta da decreto governativo, ci sono partite già rinviate, altre sotto osservazione per capire come gestire il tutto, altre ancora in attesa di una decisione da parte del Ministero della Sanità e degli organi competenti. Un vero e proprio caos per la gestione di una stagione già ingolfata da date ravvicinate per permettere lo svolgimento di tutte le manifestazioni (dalla Coppa Italia, al campionato, alle coppe europee, gli appuntamenti con la Nazionale e Euro2020).

Sotto la lente di ingrandimento sono finiti i prossimi impegni dell'Inter in Europa League (San Siro, giovedì sera contro il Ludogorets) e il match interno del Napoli in Champions League (contro il Barcellona, martedì sera al San Paolo). Ma non solo: al vaglio ci sono tutte le prossime partite di campionato per la 26a giornata, tra cui spicca il big-match Juventus-Inter.

Mentre una gara sembra già destinata al rinvio (il match di Udine tra i bianconeri e Fiorentina), il Derby d'Italia  – che richiamerà migliaia di tifosi provenienti soprattutto del Piemonte e dalla Lombardia, due delle zone rosse in cui si registrano casi di infezione da Coronavirus  – è ancora sotto esame, con quattro possibili scenari, dal più drastico alla soluzione "indolore".

Scenario 1 – Svolgimento regolare

  • Decisive saranno le prossime 48 ore. In Lombardia, soprattutto, è scattato un ‘coprifuoco' in cui si stanno limitando le situazioni di contagio: chiusura delle scuole, delle manifestazioni ludico-sportive e di aggregazione, limitazione degli orari degli esercizi pubblici. Tutto per contenere il diffondersi velocemente della pandemia, considerato il problema più importante al momento. Se nella giornata di giovedì/venerdì si registrasse una regressione o, almeno, un contenimento dei casi, si potrebbe pensare ad uno svolgimento regolare della gara in programma domenica sera alle 20.45.

Scenario 2 – Gara a porte chiuse

  • Se non ci fossero segnali di miglioramento, il Ministero della Salute, in accordo con tutte le forze governative e gli enti coinvolti, potrebbe comunque acconsentire lo svolgimento della partita in "condizioni di sicurezza". Ciò significa che non permetterà l'accesso allo stadio da parte dei tifosi e la gara si disputerà a porte chiuse. Questa soluzione ‘palliativa' permetterebbe da un lato di controllare l'evento per un numero contenuto di persone, evitando affluenza in massa e situazioni difficili da gestire.

Scenario 3 – Gara rinviata

  • Se invece nei prossimi giorni non ci saranno segnali di miglioramento in linea generale e resterà in vigore la decisione di limitare ogni forma di aggregazione non necessaria, per nuove disposizioni governative, allora il match non si disputerà. E' uno scenario che, oggi, appare il più verosimile al quale Lega e Federcalcio dovranno sottostare senza alcun appello. A quel punto, scatterebbe la corsa ad una data utile per far recuperare la partita.

Scenario 4 – Gara in campo neutro

  • Di certo è la soluzione più complicata per evidenti motivi. Ma potrebbe essere la scelta estrema in caso di stop richiesto dal Ministero. Il tutto per evitare di cambiare data, di creare ulteriori disagi a tifosi, club e Federcalcio. Il vero problema a quel punto sarebbe puramente organizzativo in base anche al momento in cui dovrebbe arrivare il divieto di giocare. Ci fosse il tempo tecnico per riorganizzare il tutto si potrebbe scegliere di giocare a Marassi (dove la Sampdoria sarebbe impegnata solamente nella giornata di lunedì sera).

Cosa succede con i biglietti di Juventus-Inter?

Ovviamente, i biglietti per Juventus-Inter sono andati esauriti da tempo e quindi, nel caso dello Scenario 3 (rinvio del match) nasce un ‘problema' rimborso o riutilizzo dei tagliandi per l'Allianz Stadium. In questi casi si seguirà il regolamento legato strettamente alla società che gioca in casa essendo lo Stadio di proprietà privata. Nella condizioni di vendita dei biglietti pubblicate sul sito della Juventus, l'articolo 6 prevede che l'obbligo di giocare a porte chiuse non generi diritto al rimborso per gli spettatori.

Come previsto dal regolamento della Lega Nazionale Professionisti Serie A – F.I.G.C., in caso di sospensione delle gare dopo l’inizio del secondo tempo, il titolo di accesso non sarà valido per la gara di recupero. L’obbligo di giocare partite a porte chiuse, e/o eventuali chiusure di settori, e/o l’eventuale squalifica del campo e la disputa di partite in campo neutro, disposti per Legge o provvedimento di autorità pubbliche o sportive, non genereranno diritto al rimborso e le spese di trasferta saranno a carico del titolare del titolo di accesso. La predetta limitazione non opera nei casi di inadempimento colpevole ex art. 1218 c.c. della Juventus, restando inteso che non può essere considerato inadempimento colpevole di Juventus l’impossibilità di assistere alla partita per cause di forza maggiore, caso fortuito o per disposizioni degli organismi o delle Autorità competenti in seguito a fatti e/o eventi non dipendenti da responsabilità diretta di Juventus.

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