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Conte si difende dopo l’ennesima eliminazione in Champions: “Europa indigesta? Domanda fa sorridere”

Antonio Conte ha parlato ai microfoni di Amazon Prime Video dopo l’eliminazione col Milan e ha respinto le critiche per il suo score nelle competizioni europee.
A cura di Vito Lamorte
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Antonio Conte è stato eliminato dalla Champions League dal Milan dopo il pari a reti bianche di Londra, che ha fatto seguito alla vittoria rossonera della sfida d'andata. Il tecnico del Tottenham ha parlato ai microfoni di Amazon Prime Video e ha respinto le critiche per il suo score nelle competizioni europee: "Europa indigesta? Qua non stiamo a parlare dell'allenatore, bisogna parlare della squadre. Diventa riduttivo. Bisogna sempre parlare del club e del lavoro che si fa, dell'allenatore, dei calciatori. Mi fa sorridere questa domanda".

L'ex CT della Nazionale Italiana non ha particolare feeling con la massima competizione europea visto che con l'Inter non ha mai passato il girone (senza contare la finale d'Europa League persa) e con la Juventus ha vissuto due esperienze molto diverse: nella stagione 2013/2014 la corsa si è interrotta ai quarti con il Bayern Monaco mentre l'anno dopo è uscito nella fase a giorni perdendo col Galatasaray all’ultimo turno. Con il Chelsea venne eliminato dal Barcellona agli ottavi, così come quest'anno con il Tottenham.

Uno score che cozza con i risultati nei tornei nazionali, dove Conte riesce a trarre sempre il meglio dalle sue squadre.

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In merito al percorso di crescita degli Spurs, che sembra essersi fermato ad un certo punto di questa stagione, si è espresso così: "È una squadra che sicuramente deve lavorare tanto per diventare competitiva a livelli importanti come devi essere qui in Premier League c’è un bel po’ di strada da fare. Abbiamo cominciato un percorso, sono qui da 14 mesi, lo scorso anno siamo stati eliminati ai gironi della Conference League perdendo con squadre come il Vitesse, Pacos de Ferreira. Uno step lo abbiamo fatto, abbiamo perso contro la squadra campione d’Italia, noi non avevamo vinto niente, non vinciamo niente da tempo. Con un miracolo lo scorso anno siamo passati dal nono al quarto posto, perché abbiamo vinto 10 partite su 14. Non si cambia in 14 mesi".

L'ex tecnico di Juventus e Inter non ha nulla da rimproverare ai suoi ragazzi e sostiene che la qualificazione è stata compromessa nella partita d'andata: "L’avevamo preparata diversamente nella circolazione della palla, nel primo tempo abbiamo fatto molta fatica. Ci fermavamo e tornavamo indietro. Non è questione di qualità ma di fare step di crescita per alcuni calciatori anche di personalità in questo tipo di partite. Abbiamo affrontato il Milan con defezioni importanti anche se non può essere una scusa. Nelle due partite, la qualificazione l’abbiamo persa all’andata".

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