Colpisce una tifosa con una pallonata, scatta la rivolta dei suoi tifosi: espulso e ripudiato
Dru Yearwood l'ha combinata grossa e adesso dentro di sé avverte tutto il tormento per quel gesto di stizza compiuto verso la fine del match di MLS contro Philadelphia. La sua squadra, i New York Red Bulls, sono sotto per 2-0 in casa e quando l'arbitro fischia un calcio di punizione nei pressi della linea laterale gli scatta qualcosa in testa. Il centrocampista inglese è nei pressi del punto dove verrà ripreso il gioco, si avventa sulla sfera e la calcia con rabbia in tribuna.
Un attimo dopo ha gli occhi sbarrati, la bocca aperta e una sensazione di vuoto allo stomaco per le conseguenze del suo atteggiamento. Il cartellino rosso è niente rispetto a come si è sentito in quegli istanti (e si sente tuttora). Potesse riportare indietro le lancette dell'orologio, cancellerebbe ogni cosa. Ma non può.
L'esito del campo passa così in secondo piano: assieme alla sua sincera disperazione, alla sua reale contrizione per quella ‘sciocchezza' che ha fatto male a una persona del pubblico, a catturare l'attenzione sono il pianto di un bambino (spaventato e sfiorato dalla sfera) e l'espressione stordita della tifosa che nemmeno s'è accorta della pallonata arrivatale in faccia. Una sassata che l'ha colpita in pieno volto ferendola lievemente. Tutto per colpo dell'impulsività del calciatore.
La cosa peggiore per Yearwood, però, è stata un'altra. A farlo sentire uno straccio è stato quanto accaduto poco dopo. Accortosi di cosa aveva fatto, ha saltato i cartelloni pubblicitari, s'è arrampicato sulla balaustra che separa il rettangolo verde dagli spalti e s'è recato verso la poltroncina della tribuna dove era seduta la ragazza centrata involontariamente al volto. Ha provato ad avvicinarsi a lei per scusarsi, s'è visto respinto dalle persone che le erano intorno.
Le immagini mostrano chiaramente come un ragazzo si frapponga tra il giocatore e la donna. "Stai lontano, vattene" dice il giovane con un segno eloquente della mano. Gli lancia la sciarpa addosso e gli imepdisce di verificare direttamente le condizioni della spettatrice. A Yearwood non resta che allontanarsi mestamente, nascondendo la testa sotto la maglietta e poi il viso tra le mani per la vergogna e la preoccupazione.
Poco dopo il match, attraverso una nota ufficiale diffusa dal club di New York, il calciatore ha fatto ammenda pubblica: "Voglio scusarmi dal profondo del mio cuore con i fan che sono stati colpiti dal pallone che ho calciato durante la partita di sabato. Mi sono lasciato trascinare dalle emozioni del momento e ho sbagliato deludendo tutti, a cominciare proprio dal mio club. Spero che i tifosi stiano bene e che possano perdonarmi".
Contestualmente la società ha chiarito che un gesto del genere avrà delle conseguenze disciplinari e soprattutto che, di concerto con il calciatore, resterà in contatto con le famiglie delle persone coinvolte loro malgrado dalla reazione: "La sicurezza di tutti coloro che partecipano ai nostri eventi alla Red Bull Arena è della massima importanza – si legge nella nota -. Dru è profondamente rammaricato e sa di aver commesso un gesto imperdonabile. Prenderemo provvedimento per evitare che ciò accada di nuovo. Ci terremo in contatto con le famiglie per verificare le condizioni dei nostri tifosi".