Cioffi come Boskov sul rigore dato all’Inter: “Rigore è quando arbitro fischia…”
Il calcio di rigore concesso all'Inter dall'arbitro Chiffi ha aggiunto un po' di suspense al match giocato alla Dacia Arena contro l'Udinese. Sia al momento dell'assegnazione sia dopo, quando Lautaro Martinez ha ribadito in rete il gol dello 0-2, il check col Var s'è rivelato decisivo nell'aiutare il direttore di gara a sbrogliare la matassa. Né nel primo, né nel secondo caso era apparso convinto: infatti, non aveva fischiato subito né l'uno (poi dalla cabina di regia gli hanno suggerito di andare a rivedere l'azione) né l'altro (non si era accorto della deviazione del portiere Silvestri che aveva, da regolamento, sanato la ribattuta dell'argentino).
I nerazzurri hanno beneficiato del penalty per il fallo commesso da Pablo Mari su Dzeko a pochi passi dalla porta dei bianconeri: le immagini della moviola mostrano come il calciatore dei friulani, nel tentativo di impedire l'inetrvento del bosniaco, agganci la caviglia dell'avversario e lo stenda. L'arbitro non è deciso, appare tentennare: secondo la valutazione che fa in tempo reale non gli sembra ci siano gli estremi per fischiare la massima punizione, è scettico sulla entità del contatto e (forse) sospetta che l'attaccante abbia potuto accentuarlo. Non è così e se accorge quando medita per qualche attimo dinanzi al monitor della on-field-review.
Inutili le proteste dell'Udinese, nel dopo gara il tecnico, Cioffi, le lascerà cadere senza aggrapparsi ad alcuna giustificazione, né alimenta polemiche. Anzi, le smorza con una battuta facendo propria una frase rimasta scolpita nel mondo del calcio. La pronunciò Boskov in tv e da allora è divenuta un tormentone entrato nel gergo dei commenti. "Cito le testuali parole di Vujadin Boskov – afferma Cioffi nell'intervista a DAZN, che scherza anche con il suo interlocutore -. ‘Rigore è quando l'arbitra fischia'. Se dico no si sta tutto il giorno e si creano alibi, quello che dico ai ragazzi è di cercare una scusa per fare, non per non fare. Non ci abbiamo pensato. E l'arbitro ha fatto un'ottima partita".
Ultima riflessione dedicata al campionato che sta disputando l'Udinese. Anche contro l'Inter ha tenuto in bilico il match, costringendo la squadra di Inzaghi a un finale thrilling dopo la rete di Pussetto che aveva accorciato le distanze a circa un quarto d'ora dalla fine dell'incontro. "Non mi stupisce la partita – ha aggiunto il tecnico dei friulani -. Il rammarico c'è perché subire il primo gol su un piazzato su cui siamo forti lascia l'amaro in bocca. Il secondo gol è nato perché siamo stati una via di mezzo e non possiamo permettercelo contro una grande squadra".
