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Cerchione vuole portare Elliott in tribunale per la cessione del Milan: ma non può più bloccarla

Salvatore Cerchione si è dimesso dalla carica di Consigliere nel CdA del Milan perchè “non c’è stata nessuna trasparenza” nella cessione della società. E adesso può portare in tribunale Elliott.
A cura di Alessio Pediglieri
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Non è tutto oro ciò che luccica nell'affare portato in porto dal Gruppo Elliott con RedBird per il trasferimento della proprietà rossonera e così, le dimissioni improvvise e confermate di Salvatore Cerchione appaiono come una crepa ben visibile sulla facciata patinata della trattativa il cui signing si è consumato solo qualche settimana fa. Salvatore Cerchione si è dimesso dal CdA del Milan, carica di consigliere che ricopriva dal 2018 quando Elliott subentrò a Li. Adesso ha depositato una causa in Lussemburgo nei confronti del Fondo della famiglia Singer verso cui ha confermato diverse frizioni durante la trattativa.

La decisione di Cerchione può diventare un grattacapo fastidioso, tuttavia non fermerà il processo di passaggio di proprietà del club rossonero verso il Fondo di Gerry Cardinale, con Elliott che si dice tranquillo, visto che "Blue Skye" detiene comunque solo il 4,2% della holding che controlla direttamente il Milan. Cerchione è il fondatore e managing partner di "Blue Skye Financial Partners", la società che detiene il 4,27% di "Project Redblack", un'altra società che controlla il 100% di "Rossoneri Sport Investment Sarl" e che a sua volta controlla il 99,93% del Milan. Adesso ha deciso di dare la propria versione dei fatti, depositando documenti che potrebbero avere uno sviluppo legale.

Così come era accaduto nel marzo 2021 quando fu Gianluca D'avanzo, l'altro fondatore e managing partner di "Blue Skye" a presentare le dimissioni, anche in questo caso il CdA le ha accolte, con Cerchione pronto adesso a trascinare Elliott davanti ad un giudice indicando come il trasferimento della proprietà del Milan a RedBird non potesse essere effettuata senza un previo assenso – mai ufficialmente richiesto da parte del Gruppo Elliott – all'unanimità da parte di "Project Redblack".

Cerchione,  che ha rilasciato dichiarazioni a riguardo sia al Financial Times sia a Calcio&Finanza, lamenta da parte del Gruppo Elliott di una mancata trasparenza attorno alla cessione a favore di RedBird: in passato, quando gli americani presero il posto di Li Yonghong lo stesso Cerchione venne coinvolto e informato, a differenza di quanto asserisce sia stato fatto ora: "In questa operazione non c’è stata nessuna trasparenza nei nostri confronti. La prima volta che come consigliere sono stato informato di questa cosa è stato stamattina, nonostante avessi chiesto a più riprese dettagli e caratteristiche dell’operazione" continua Cerchione. "Abbiamo chiesto solo trasparenza. Tribunale? In Lussemburgo qualcosa c'è già, poi mi sono fatto alcune idee ma preferisco tenerle per me".

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