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Capienza negli stadi in Serie A ridotta dopo la nuova ondata di contagi: si torna al 50%

Nuova stretta del Governo agli ingressi allo stadio e nei palazzetti anche per le partite di Serie A per contenere la nuova ondata di contagi al Covid favoriti dalla variante Omicron: dal 6 gennaio negli stadi si torna ad una capienza massima del 50% con disposizione a scacchiera, mentre negli impianti sportivi al chiuso il tetto massimo scende al 35%.
A cura di Michele Mazzeo
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L'esponenziale aumento dei contagi in Italia favorito dalla variante Omicron ha costretto il Governo a prevedere delle misure di contenimento che riguardano anche il calcio e lo sport in generale. I quasi centomila contagi di oggi infatti fanno fare un passo indietro per quel che riguarda la capienza massima di spettatori permessa negli stadi e nei palazzetti.

Si torna infatti alla soluzione precedente all'innalzamento al 75% attualmente in vigore. Il numero massimo di spettatori che potrà accedere sugli spalti durante le partite di Serie A torna infatti ad essere quello del 50% della capienza massima con disposizione a scacchiera. Con i nuovi limiti che dovrebbero già entrare in vigore sin dalla ripresa del massimo campionato in programma il prossimo 6 gennaio.  La riduzione degli spettatori riguarderà anche gli eventi negli impianti sportivi al chiuso che con la nuova stretta potranno arrivare massimo al 35% dei posti disponibili.

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Non variano le modalità per accedere allo stadio o nei palazzetti. Per entrare sarà obbligatorio avere il green pass rafforzato: sarà quindi necessario essere stati vaccinati o guariti dal Covid da meno di sei mesi. Inoltre per accadere a ogni tipo di impianto servirà obbligatoriamente la mascherina FFP2.

Questa la soluzione decisa dal Consiglio dei ministri che rientra nel più ampio programma di misure atte a contenere il dilagare dei contagi in Italia. Scongiurata dunque per il momento la riduzione drastica degli ingressi durante gli eventi sportivi con un tetto massimo di 5mila spettatori, caldeggiata da una parte del CTS, e presa in esame durante lo stesso CDM odierno. Scongiurato anche l'incubo di tornare a disputare le gare a porte chiuse come fatto invece nei mesi scorsi in altri Paesi europei.

Le nuove misure riguardano anche i calciatori e sportivi no-vax. Dal 10 gennaio 2022 infatti per essere ricevuti negli alberghi, entrare nelle palestre, nelle piscine, partecipare ad allenamenti o gare degli sport di squadra anche all'aperto sarà obbligatorio possedere il Green Pass Rafforzato che si ottiene solo con il completamento del ciclo vaccinale o la guarigione dal Covid nei sei mesi precedenti.

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