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Capello tuona contro CR7: “È da 3 anni che non salta un avversario, andava sostituito”

A fine gara, dagli studi di SkySport Fabio Capello ha tuonato contro il portoghese reo di un comportamento non da campione e reduce da una partita altamente insufficiente: “Sarri ha avuto ragione, Cristiano andava sostituito e il suo atteggiamento è sbagliato”. Anche Bergomi contro Cr7: “Non salta più l’uomo”
A cura di Alessio Pediglieri
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Fuori forma, infortunato, sostituito  e arrabbiato. Per Cristiano Ronaldo, Juventus-Milan non è certo un bel ricordo da inserire nella propria bacheca personale. Il fenomeno portoghese ha lasciato la scena al 55′ per dare spazio a Dybala, la Joya che poi sarà decisiva per le sorti di un match vinto di misura su un ottimo Milan. Per Cr7 solo tante critiche per un mancato saluto a Sarri, dirigendosi verso gli spogliatoi senza degnare di uno sguardo i compagni in panchina. E poi, a gara ancora in corso, l'abbandono dello JStadium in anticipo.

Le parole dure di Fabio Capello

Insomma, per Cristiano Ronaldo è stata una serata da dimenticare, poco incisivo in campo, probabilmente fermato da guai fisici che ne hanno limitato la proverbiale velocità nell'uno contro uno e nel farsi trovare al momento giusto dai compagni. Tanto da spingere Sarri a rivedere le proprie scelte iniziali. Una gara insufficiente, che per Fabio Capello – pungente opinionista televisivo – è semplicemente lo specchio di quanto visto negli ultimi tre anni: due in bianconero e uno a Madrid.

Il portoghese non dribbla un avversario da 3 anni. Cristiano Ronaldo andava sostituito, Sarri ha fatto più che bene così come a non rilasciare alcuna parola fuori posto sull'accaduto nel dopo partita.

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La critica per l'uscita dal campo

Parole pungenti che arrivano nel post gara dagli stufi di Sky dove si commenta il risultato e quanto visto in campo, come l'atteggiamento fuori posto di Cr7 al momento di lasciare il campo: "Non mi è piaciuto quando è uscito. Uno è campione anche in queste cose non solo quando fa il fenomeno in campo".

Anche Bergomi cala l'asso

L'indice puntato verso il portoghese lo mette anche Beppe Bergomi, ex stella della nazionale e dell'Inter che spiega anche tecnicamente il concetto espresso da Capello: "Non si impone più sull'uno contro uno: sposta la palla e calcia in porta o sposta la palla e l'appoggia ad un compagno".

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