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Capello attacca i calciatori no vax: “Giusto tagliare lo stipendio, fanno un danno ai club”

In Germania fecero discutere la posizione di Kimmich e i provvedimenti disciplinari del Bayern Monaco. Cosa può cambiare in Italia con l’introduzione del Super Green Pass nel mondo del calcio. Capello non ha dubbi e si schiera contro i calciatori no vax.
A cura di Maurizio De Santis
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Fabio Capello per la linea dura nei confronti dei calciatori che non vogliono vaccinarsi
Fabio Capello per la linea dura nei confronti dei calciatori che non vogliono vaccinarsi

Calciatori no vax. Il caso che ha fatto scuola è stato quello avvenuto in Germania al Bayern Monaco con Joshua Kimmich, che non s'era detto negazionista né contrario alla somministrazione dei vaccini ma solo scettico sugli effetti nel tempo, e altri giocatori. La decisione del club bavarese fu drastica: comunicò ai tesserati non vaccinati che avrebbe decurtato loro lo stipendio per i giorni in cui, in seguito a un periodo di quarantena preventiva (per un contatto diretto con un positivo) oppure in isolamento per contagio, non avrebbero partecipato ad allenamenti né sarebbero stati a disposizione dell'allenatore. In buona sostanza, per legge li considerava assenti non giustificati al lavoro ed emetteva sanzioni pecuniarie nei loro confronti. Lo stesso Kimmich, dopo aver contratto il virus e averne subito gli effetti (aveva liquido nei polmoni), ha poi cambiato idea suo malgrado e deciso di sottoporsi alla dose indicata dalla profilassi.

In Italia non si è (ancora) arrivati ancora a una situazione del genere ma per quanto riguarda l'obbligo vaccinale  molto è legato alle prossime scelte del Governo. Solo allora si avranno eventuali ripercussioni anche sulle società di Serie A. Cosa può fare da discriminante? L'introduzione del Super Green Pass per tutti i lavoratori segnerà una linea spartiacque sulla gestione della vita pubblica e privata (anche) in campo lavorativo.

Nei giorni scorsi ha fatto discutere lo sfogo di Nicola Sansone del Bologna
Nei giorni scorsi ha fatto discutere lo sfogo di Nicola Sansone del Bologna

Cosa accadrà per i club di Serie A? Nell'immediato dovranno incentivare dialogo e diplomazia per convincere i no vax (per scelta o scetticismo) a sottoporsi alla somministrazione del siero ma non s'intravedono provvedimenti all'insegna di una stretta molto severa come avvenuto tra i bavaresi. Anche perché nonostante lo sfogo di Nicola Sansone del Bologna e di qualche altra posizione isolata (come avvenuto nella Roma), quella dei calciatori che non vogliono vaccinarsi o vedono il vaccino come una restrizione della libertà è solo una percentuale minima.

Nei loro confronti Fabio Capello, ex ct delle nazionali di Inghilterra e Russia, ex tecnico in A con Juve, Milan e Roma ha preso una posizione molto netta nei loro confronti. Nell'intervista alla Gazzetta dello Sport non ha lesinato critiche: "Immagino a che fonti scientifiche avranno fatto riferimento calciatori – ha ammesso Capello, attualmente opinionista tv su Sky -. Non vaccinarsi è un atto di egoismo. Se le forze dell’ordine sono obbligate a farlo non capisco perché i tesserati di una società debbano essere esclusi. Chi non si vaccina fa un danno alla propria società, ecco perché credo sia giusto togliere loro parte dello stipendio".

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