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Boggi: “Calciopoli bis? Ci sono i presupposti. Sono malato, non so quanto vivrò”

L’ex arbitro Robert Anthony Boggi è tornato a parlare dopo le dichiarazioni al vetriolo (“Quella che è stata una volta Calciopoli, lo sarà ancora e non ci sarà più modo di tornare indietro”) che gli sono costate una querela da parte dell’Associazione Italiana Arbitri. L’ex fischietto ha ribadito che ci sono a suo dire tutti i presupposti per un nuovo scandalo nel calcio, parlando anche delle sue condizioni di salute.
A cura di Marco Beltrami
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Hanno sollevato un polverone, le dichiarazioni di Robert Anthony Boggi ex arbitro all'indomani delle polemiche arbitrali per Juventus-Fiorentina. L'ex fischietto internazionale ha fatto riferimento ad un possibile nuovo scandalo Calciopoli, con parole che gli sono costate la querela da parte dell'Associazione Italiana Arbitri. Ai microfoni di Radio Punto Nuovo il classe 1955 ha rincarato la dose, parlando anche delle sue gravi condizioni di salute.

Boggi querelato dall'AIA dopo le dichiarazioni su un possibile nuovo scandalo Calciopoli

"Mi dimisi a novembre del 2013, dopo pochi mesi mi arrivò una comunicazione per un processo perché avevo parlato male di Nicchi. Loro sono scientifici, devono colpire tutti gli avversari. Sono preoccupato per i giovani arbitri che sono vittime di un sistema. Se non fosse stato per me, molti degli arbitri di oggi non avrebbero fatto neanche una partita in Serie B. Quella che è stata una volta Calciopoli, lo sarà ancora e non ci sarà più modo di tornare indietro". Questo il primo intervento di Robert Antony Boggi che ha acceso una polemica infinita con gli arbitri. L'AIA ha deciso di querelare l'ex fischietto, e in un comunicato ufficiale ha parlato di "dichiarazioni  contrarie a verità e, per di più, con un contenuto gravemente lesivo della reputazione e della dignità degli organi direttivi democraticamente eletti e degli Arbitri federali in attività".

La replica di Boggi e le gravi condizioni di salute

La querela non ha scomposto Boggi, che è ha replicato ai microfoni della trasmissione Punto Nuovo Sport Show, in onda sempre su Radio Punto Nuovo. L'ex direttore di gara, ha fatto riferimento anche alle sue condizioni di salute: "Comunicato AIA? Non hanno niente da fare e che pensare. Ho detto tutte cose vere, provate. Andiamo in tribunale, la differenza che passa tra me e loro, io sono malato e non so neanche quanto tempo mi resta, loro di me di cos’hanno paura? Ho espresso solo un mio giudizio è meglio che non facciano niente, io non ho offeso nessuno, gli ho anche fatto i complimenti. Quando si fanno le elezioni chi vince prende tutto, non c’è neanche occasione di presentare qualcosa di diverso: se questa è democrazia, allora hanno ragione loro".

Boggi e il possibile Calciopoli bis

Ed è arrivato anche un chiarimento sulle parole su Calciopoli, con Boggi che ha rincarato la dose: "Gli arbitri si dovrebbero preoccupare, invece di essere coccolati o guidati, un minimo di democrazia interna farebbe bene. Se si sono offesi sulla questione di calciopoli, la preciso. Se è successa Calciopoli con 44 arbitri da gestire, non è più semplice che accada su 20? Ci sono tutti i presupposti, se questa è un’offesa. Nicchi non avrebbe dovuto fare il terzo mandato, figuriamoci il quarto, cos’è una monarchia? C’è bisogno di giovani in quest’associazione.

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