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Allegri voleva dare le dimissioni per il terremoto nel CdA Juve: si è calmato solo dopo una cena

Subito dopo aver appreso la notizia delle improvvise dimissioni di Andrea Agnelli e dell’intero CdA della Juventus anche l’allenatore Massimiliano Allegri, completamente sotto shock, ha espresso la propria volontà di dimettersi. Solo dopo una cena con l’ex Presidente bianconero il tecnico livornese si è calmato e ha accettato di continuare il suo lavoro nel club piemontese rivestito anche di un ruolo di maggiore responsabilità.
A cura di Michele Mazzeo
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Le improvvise dimissioni di Andrea Agnelli e dell'intero consiglio d'amministrazione si sono abbattute come uno tsunami sull'intero mondo Juventus. Ad essere rimasti sconvolti dalla repentina decisione presa dall'ex presidente e dai membri del CdA non sono stati infatti soltanto i tifosi bianconeri ma anche gli altri uomini del club, calciatori compresi. Quello che il boss di Exor, la holding che controlla la società piemontese, John Elkann ha definito come un atto di responsabilità da parte del cugino, nell'immediato ha rischiato di provocare un terremoto anche nell'ambito prettamente sportivo.

Appresa la notizia infatti, secondo un retroscena svelato dalla Gazzetta dello Sport, l'allenatore Massimiliano Allegri e il direttore sportivo Federico Cherubini scioccati da quanto avvenuto a loro insaputa, hanno presentato verbalmente le proprie dimissioni a quello che era ormai il loro ex Presidente. In particolare, il tecnico livornese, il cui ritorno sulla panchina bianconera è stato fortemente voluto da Andrea Agnelli che lo ha anche difeso a spada tratta dopo il disastroso avvio di stagione, del tutto sotto shock non voleva sentire ragioni dicendosi pronto ad ufficializzare la sua volontà di dimettersi insieme al CdA.

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A calmare e far cambiare idea a Cherubini e, soprattutto, a Massimiliano Allegri ci ha pensato poi lo stesso Andrea Agnelli che nel corso di una cena andata in scena in un ristorante del centro di Torino (alla quale erano presenti l'allenatore, il ds, il presidente e tutti i membri del CdA bianconero appena dimessisi) subito dopo la formalizzazione del loro gesto estremo.

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Agnelli infatti avrebbe respinto con forza le dimissioni di Allegri e Cherubini, scelta che si scoprirà poi essere anche condivisa da John Elkann, investendoli anzi di maggiori responsabilità dato che le nuove figure che subentreranno nella catena di comando non hanno conoscenze ed esperienza in ambito prettamente calcistico (con il livornese che d'ora in poi avrà un ruolo più da manager all'inglese mentre sul direttore sportivo ricadrà ora l'intero peso dell'ambito tecnico) e facendo loro una richiesta: chiudere l'attuale stagione con un trofeo.

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Il fermo ‘No' di Agnelli dunque ha convinto Cherubini e Allegri a fare retromarcia e desistere dal presentare le dimissioni. A quel punto i due, dopo aver incontrato anche il nuovo direttore generale della Juventus Maurizio Scanavino, hanno dovuto rassicurare tutti i calciatori che in quei momenti, tramite la lettera inviata dall'ormai ex Presidente, apprendevano del terremoto societario che era appena andato in scena.

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In tarda serata dunque il ds e l'allenatore sono stati impegnati in una serie di telefonate con i propri giocatori inevitabilmente allarmati da quanto appena successo e preoccupati per il loro futuro e per quello della squadra. Dopo ore passate al telefono per spiegare i motivi delle improvvise dimissioni di Agnelli e dell'intero CdA, cosa rischia ora la Juventus nell'inchiesta Prisma della Procura di Torino e in quella che da lì a breve sarebbe stata aperta dalla Procura della Figc (come poi è avvenuto il giorno successivo), i due sarebbero riusciti a riportare la serenità tra i calciatori e caricarli in vista del ritorno in campo dopo la sosta per il Mondiale quando inizierà il nuovo corso con il presidente già designato Gianluca Ferrero.

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