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Allegri si esalta per il Real campione all’italiana: “Chi vince non potrà mai giocare male”

Gioco o risultato, il tecnico della Juventus sa da che parte schierarsi. E il Real campione d’Europa con un solo tiro in porta per Allegri ne è la riprova: “Tutti vogliamo giocare bene, ma è una parola astratta. Alla fine conta vincere”.
A cura di Maurizio De Santis
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Massimiliano Allegri dalla parte dei "risultatisti", dove vincere è l'unica cosa che conta davvero.
Massimiliano Allegri dalla parte dei "risultatisti", dove vincere è l'unica cosa che conta davvero.

L'esito della finale di Champions League ha smosso perfino Arrigo Sacchi che, nel riconoscere i meriti di Carlo Ancelotti, ha espresso giudizi positivi sul pragmatismo e l'esperienza mostrati dal tecnico del Real Madrid. Ha parlato di "saggezza", "attenzione difensiva", "coesione e spirito di sacrificio dei campioni" fino alla chiosa che deve aver provocato un sussulto ai giochisti e inorgoglito i risultatisti: "Mi viene da dire che ha giocato all'italiana ma questa era l'unica strada possibile".

Un solo tiro in porta è stato sufficiente ai blancos per conquistare il 14° trofeo della loro storia e spedire a casa Klopp/Guardiola/Tuchel/Pochettino (compresi i teorici del ritmo e dell'aggressività, gli esteti del pallone, gli innamorati cronici della costruzione dal basso e del portiere che pensa coi piedi) con un senso di frustrazione. E tanto basta a Massimiliano Allegri, che in questi anni è stato spesso al centro del dibattito per la sua interpretazione di calcio, per sentenziare: "Chi vince non potrà mai giocare male".

Carlo Ancelotti ha conquistato la Champions battendo il Liverpool facendo un solo tiro in porta.
Carlo Ancelotti ha conquistato la Champions battendo il Liverpool facendo un solo tiro in porta.

Più che una riflessione è il manifesto di una scuola di pensiero che ha (anche) nell'allenatore della Juventus uno degli esponenti più forti. Per lui i calciatori "sono come cavalli, se stanno in forma lo vedi alla mattina" e il compito del tecnico è "metterli nelle condizioni di dare il meglio". Nell'intervista a DAZN il tecnico toscano ha di fronte a sé Andrea Barzagli, un difensore che conosce benissimo l'approccio di lotta e di governo che ha declinato in bianconero con in Nazionale.

Ancelotti ha portati il Real Madrid alla vittoria della 14sima Champions.
Ancelotti ha portati il Real Madrid alla vittoria della 14sima Champions.

Quando gli viene fatta la domanda dalle cento pistole sbuffa, sorride sornione e sgrana il Rosario: "Anche chi gioca bene, perde e viene criticato perché non arriva il risultato – le parole di Allegri -. Quando sei in campo non c’è un metodo unico per vincere: bisogna avere giocatori molto bravi, metterli nelle giuste condizioni e dare loro un'impronta". E se hai – come al Real – la fortuna di avere Carvajal, Kroos, Modric, Benzema e Vinicius è più facile che recitino il copione a braccio: "Nessuno parla del gioco ma dei campioni".

Sono da sempre loro che fanno la differenza quando l'obiettivo è la vittoria. "Tutti vogliamo giocare bene, ma è una parola astratta perché alla fine ci si ricorda della rovesciata fatta da Ronaldo qui a Torino, non di com’è venuta fuori l’azione. Poi dipende dalle caratteristiche del giocatore, ma soprattutto dal Dna della società, altro elemento che non puoi cambiare". 

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