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Allegri è senza rimpianti e manda un messaggio: “Davanti a certe decisioni bisogna essere decisi”

In vista di Fiorentina-Juventus Max Allegri commenta soddisfatto la squadra che si ritrova dopo il mercato: “Un lavoro ottimo della società in entrata, ma anche in uscita”
A cura di Alessio Pediglieri
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Fiorentina-Juventus non è certo una partita come tutte le altre e in casa bianconera ci si prepara ad una delle trasferte più difficili sul campo: ad attendere gli uomini di Allegri ci sarà come sempre un clima incandescente oltre ad un avversario che Italiano sta preparando nei minimi dettagli. Ma anche – e soprattutto – da queste sfide si cresce e Max Allegri lo ribadisce più e più volte in conferenza, dove sottolinea il piacere di avere in mano una rosa ricca e giovane, grazie al lavoro societario durante il mercato estivo.

Non chiamatela Juventus "allegriana", un aggettivo che il tecnico toscano rispedisce al mittente, in ogni sua eccezione, soprattutto quando si sottintende una squadra cinica, bruttina, funzionale unicamente ai fini del risultato, scartando il bel gioco e lasciandolo ad altre platee. "Non si tratta se questa sia una squadra mia oppure no, l'importante è che io sia contento di come abbia lavorato la società in estate e come abbia lavorato la squadra. Se siamo favoriti dopo il mercato? Iniziamo a fare punti, anche a Firenze".

Pragmatismo di massima e realismo, anche perché il mancato avvio nei giusti modi l'anno scorso ha di fatto pregiudicato una intera stagione e quest'anno Allegri non ha alcuna intenzione di ricascare in un vecchio adagio: la classifica è ancora corta, tutti in gruppo, un successo esterno potrebbe spostare equilibri importanti. "Sarà importante fare risultato, una gara difficilissima, come lo sarà contro la Salernitana…". Un mantra che Allegri ripete e fa capire di volerlo insinuare all'interno di un gruppo che esce dal mercato ancora più ricco: "Non do voti, ma ammetto che sono rimasti i giovani ed arrivati i giocatori che volevamo. I giovani non per fare numero ma perché sono in grado di giocare. Dovrò essere bravo a miscelare le caratteristiche e le qualità facendo dare il massimo sino al 18 settembre. E poi ancora, fino al Mondiale".

Una Juventus che proprio sul mercato ha dato e ottenuto, cambiando alcune pedine che fino a ieri erano ritenute importanti, come Zakaria, Arthur, Dybala. Tutti giocatori oggi finiti altrove, per dare spazio ad un nuovo progetto. "La società a inizio stagione aveva un obiettivo che credo sia stato rispettato, di creare un gruppo giovane. Soulè, Keane, Fagioli, Gatti sono tutti ragazzi importanti. Un lavoro societario fatto molto bene sia in entrata che in uscita. A chi è partito faccio un in bocca al lupo, Arthur e Zakaria hanno sfruttato delle possibilità e adesso mi sembrano contenti".

Dedicando un pensiero particolare a Paulo Dybala, altro ex che sta facendo la fortuna della Roma di Mourinho: "Rimpianti non se ne devono avere, sono contento per Paulo che tanto bene sta facendo a Roma, ma non ripenso a ciò che è avvenuto. Quando si prendono certe decisioni bisogna essere decisi".

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