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A Klopp fanno una domanda sul mercato, reagisce spazientito: “Ancora a chiedermi queste cose?”

La situazione di classifica del Liverpool, a -7 dalla zona Champions, mette pressione ai Reds e al tecnico, alle prese con una lunga serie di infortuni. In conferenza Klopp tradisce nervosismo.
A cura di Maurizio De Santis
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Il Liverpool è settimo in Premier League, staccato di 7 punti dalla quarta posizione (zona Champions) e rischia di essere risucchiato ancora più giù se nella sfida di domani con il Brighton non fa risultato pieno. Deve vincere, non ha scelta per riuscire a erodere il gap e a rimettersi in carreggiata dopo una porzione di campionato caratterizzata da scivoloni inattesi e passi falsi clamorosi. Tra le big c'è solo il Chelsea che sta peggio (a quota 25) ma non è certo materia di consolazione. E le esplosioni di Arsenal e Newcastle hanno scompaginato gli equilibri in vetta.

Ecco perché Jurgen Klopp sente maggiormente la pressione addosso e in conferenza stampa replica alla domanda di un giornalista sul mercato mostrandosi infastidito. Il riferimento a possibili trattative, alla necessità di fare acquisti per colmare la lacuna in attacco (a causa degli infortuni), alla capacità di spesa del club sono sfumature sufficienti a reagire come punto su un nervo scoperto. E si lascia andare a un intervento molto lungo.

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Qual è stato il quesito della discordia? Carl Markham (Press Association) gli pone una questione semplice prendendo spunto da una riflessione dello stesso allenatore: "Prima hai affermato che non puoi risolvere tutti i problemi nel mercato dei trasferimenti. Lo dici perché pensi non vi siano calciatori in gradi di risolvere questi problemi, non puoi ingaggiarli oppure è una questione finanziaria?".

Il tecnico tedesco non attende nemmeno che l'interlocutore termini la domanda che attacca: "Carl, davvero, onestamente Carl, ho fatto seimila conferenze stampa con il Liverpool e tu ne hai partecipato a 5.999. Se vuoi scrivere, o altro, oggi non scrivi, oggi registri e basta, dai… Adesso devo raccontarti di nuovo la storia dei soldi? Veramente? Veramente? Devo dirlo di nuovo?".

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A domanda Klopp replica mettendone sul tavolo delle altre, chiarendo che non comprende la ratio di certi appunti: "Quale potrebbe essere il motivo per cui abbiamo tanti soldi ma non compriamo i giocatori anche quando sono disponibili? Questo è quello che pensi di me? Davvero non capisco perché mi stai chiedendo queste cose".

La seconda parte dell'analisi è più dettagliata, il focus è tutto dedicato al numero di calciatori infortunati e all'opportunità di attenderne la guarigione per non ingolfare la rosa. "Abbiamo quattro calciatori del reparto offensivo fermi, se compriamo ancora in quel ruolo rischiamo di averne troppi. Non potremmo nemmeno metterli tutti nella lista della Champions League".

Acquistare non la scelta migliore, o almeno non è l'unica. Il ricorso al mercato non è la soluzione ma l'ingaggio di Cody Gakpo va in controtendenza rispetto alle parole dell'allenatore dei Reds. In quel ruolo (corsia mancina dell'attacco) il Liverpool ha perso Diogo Jota (che ha saltato anche i Mondiali) e Luis Diaz: serviva colmare quel vuoto nel lungo periodo dopo aver perso anche Mané (finito al Bayern Monaco).

Ma Klopp resta convinto che la questione sia altra: "Gli infortuni sono la nostra maggiore difficoltà del momento e non possiamo risolverla solo col mercato. A volte devi solo attendere di recuperare tutti. Nella nostra migliore stagione non abbiamo avuto molti infortuni e adesso li dobbiamo affrontare".

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