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A 29 anni lascia il calcio dopo aver vinto l’Europa League: la storia di Martin Hinteregger è unica

Il difensore austriaco ha deciso di ritirasi a soli 29 anni. Hinteregger lascia il calcio, nonostante un contratto di ancora due anni, e lo fa dopo aver vinto l’Europa League con l’Eintracht.
A cura di Alessio Morra
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Ci sono degli atleti che cercano in ogni modo di ritardare il proprio ritiro dall'attività, è stato così per Francesco Totti, tanto per fare un esempio, ma è così pure per Zlatan Ibrahimovic, che a 41 anni disputerà un'altra stagione con il Milan. Ma ci sono anche sportivi che decidono di lasciare quando sono ancora nel pieno delle forze e che dicono addio dopo aver conquistato un grande traguardo, così è stato per Flavia Pennetta, che ha lasciato il tennis dopo aver vinto gli US Open, e Nico Rosberg, che a sorpresa si ritirò dalla Formula 1 dopo aver vinto il Mondiale con la Mercedes (e aveva solo 31 anni). Ha deciso di lasciare il calcio Martin Hinteregger, che a 29 anni saluta il suo mondo e lo fa dopo aver vinto l'Europa League.

Hinteregger è un difensore austriaco, ha avuto un'eccellente carriera, ha vinto in patria con il Salisburgo e poi è sbarcato in Bundesliga, con l'Eintracht Francoforte ha vinto, sorprendentemente, l'Europa League. Una cavalcata straordinaria quella dei rossoneri che hanno eliminato il Barcellona e vinto ai rigori in finale con i Rangers. Hinteregger ha disputato due Europei con l'Austria, ha giocato anche contro l'Italia lo scorso giugno nella gara valida per gli ottavi di finali. E ora a sorpresa ha detto basta.

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Il club di Francoforte ha diramato un comunicato ufficiale, con il quale è stato annunciato il ritiro dall'attività di Hinteregger, che rinuncia così anche a due anni di contratto. Lui ha voluto ringraziare tutti e ha spiegato che già in autunno aveva iniziato ad accarezzare l'idea del ritiro, poi dopo aver vinto un trofeo internazionale ha capito che era il momento di dire basta: "Lo scorso autunno ho avuto i primi pensieri sul ritiro. Mi sono trovato in una fase difficile dal punto di vista sportivo: le mie prestazioni erano altalenanti. Le vittorie non erano più così belle, ma ogni sconfitta faceva male il doppio. Il mio incremento di prestazioni in Primavera e i nostri successi ottenuti in Europa League mi hanno motivato ancora di più a dire addio con un grande successo sportivo. Vorrei ringraziare i miei compagni di squadra, la squadra di allenatori, la squadra dietro la squadra, tutti i dipendenti e la direzione sportiva per la fiducia, il supporto e il tempo fantastico che ho potuto vivere qui".

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Poi si è tolto qualche sassolino dalla scarpa: "Mi dispiace molto. Per dirlo ancora molto chiaramente: condanno con la massima fermezza le idee di destra, intolleranti e disumane. Chi mi conosce lo sa, prima di tutto ho bisogno di prendere una distanza e riorientare la mia vita. Sono grato che l'Eintracht mi dia l'opportunità di fare questo passo ora". 

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