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La Russia vuole di più per liberare la campionessa di basket: chiede agli Stati Uniti un assassino

La campionessa americana Brittney Griner si trova suo malgrado al centro di un gioco di rilanci tra Russia e Stati Uniti per arrivare a uno scambio di prigionieri con nomi sempre più pesanti: spunta un assassino ergastolano.
A cura di Paolo Fiorenza
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Mentre va avanti il processo che vede accusata di traffico di droga Brittney Griner, 31enne campionessa di basket statunitense arrestata all'aeroporto di Mosca nello scorso febbraio, poco prima dello scoppio della guerra tra Russia e Ucraina, per essere stata trovata in possesso di cartucce da vaporizzare contenenti olio di hashish, parallelamente va avanti il dialogo tra le diplomazie russa e americana per cercare di trovare un accordo che porti alla liberazione della giocatrice.

Brittney Griner portata in manette in tribunale a Mosca
Brittney Griner portata in manette in tribunale a Mosca

Le notizie che arrivano dai media americani parlano di un gioco di rilanci per alzare la posta sul tavolo e imbastire uno scambio di prigionieri in cui la povera Brittney appare l'anello debole, il ‘gancio' per mettere sul piatto nomi ben più pesanti, criminali condannati non certo per qualche cartuccia di hashish da vaporizzare. Gli Stati Uniti avevano accettato di barattare la libertà della cestista delle Phoenix Mercury – che rischia 10 anni di carcere in un processo in cui le garanzie difensive non appaiono esenti da condizionamenti politici – col trafficante d'armi russo Viktor Bout, altrimenti noto come il "mercante della morte", condannato a 25 anni di reclusione in America.

Ma l'amministrazione Biden avrebbe acconsentito solo a patto di inserire nello scambio anche Paul Whelan, arrestato in Russia il 28 dicembre 2018 con l'accusa di spionaggio e poi condannato a 16 anni di prigione. Adesso, svela la CNN, arriva l'ulteriore rilancio della controparte russa. Lo scambio di prigionieri a quel punto deve essere pari, due contro due, con l'aggiunta di un nome pesantissimo. Il governo russo avrebbe dunque chiesto che Vadim Krasikov, un ex colonnello nel settore dello spionaggio, sia aggiunto allo scambio di prigionieri con gli Stati Uniti: lui e Viktor Bout per Brittney Griner e Paul Whelan.

All'inizio di luglio i funzionari russi hanno comunicato la loro richiesta di aggiungere Krasikov utilizzando un canale non ufficiale. Nello scorso dicembre l'uomo è stato condannato all'ergastolo in Germania dopo essere stato riconosciuto colpevole di aver ucciso un ex combattente ceceno in un parco di Berlino nel 2019. La richiesta di inserire l'ergastolano Krasikov nell'operazione è stata tuttavia ritenuta "problematica" da fonti americane, perché l'ex colonnello rimane sotto la custodia tedesca e la richiesta della Russia agli Stati Uniti non è stata presentata in maniera formale, ma tramite un ‘backchannel'. I funzionari statunitensi hanno fatto sondaggi con la Germania circa la possibilità di liberare Krasikov, ma le possibilità appaiono davvero minime.

La cestista americana rischia 10 anni di prigione
La cestista americana rischia 10 anni di prigione

Lo scambio tuttavia potrebbe arrivare comunque a dama con l'inserimento di un nome alternativo dal lato russo, ferma restando la formula dello scambio due contro due. La persona in questione è Roman Seleznev, un hacker russo che sta scontando negli Stati Uniti una condanna a 27 anni di prigione e che secondo la CNN il Cremlino vorrebbe ugualmente fosse liberato. Peraltro, secondo qualche analista, c'è la possibilità che la Russia stia presentando offerte irrealistiche allo scopo di guadagnare tempo per arrivare al termine del processo di Brittney Griner. Avere una persona condannata ad anni di prigione, piuttosto che una semplice accusata, aumenterebbe ovviamente il suo valore nello scambio, con la controparte costretta ad adeguare il peso dei prigionieri liberati.

Quello che è certo è che Russia e Stati Uniti hanno ripreso a parlare dopo mesi al più alto livello diplomatico. Ieri il segretario di Stato americano Anthony Blinken ha parlato con il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov per la prima volta da quando la Russia ha invaso l'Ucraina a febbraio. Una telefonata definita "franca e diretta", in cui tra le altre cose si è parlato dello scambio di prigionieri che coinvolge la campionessa di basket due volte oro olimpico. La strada è lunga: ci sarà ancora da tessere la tela per rivedere Brittney Griner riabbracciare i suoi cari sul suolo americano.

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