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La reazione istintiva di Pozzecco all’errore decisivo di Fontecchio: aveva già capito tutto

L’Italia ha dato tutto contro la Francia ma è stata eliminata all’overtime dagli Europei di basket dopo un finale drammatico. Nel gesto forte e sincero c’è tutta la personalità e l’umanità del coach orgoglioso del suo giocatore.
A cura di Maurizio De Santis
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Il coach dell'Italia, Gianmarco Pozzecco, abbraccia Simone Fontecchio.
Il coach dell'Italia, Gianmarco Pozzecco, abbraccia Simone Fontecchio.

Gianmarco Pozzecco è stato giocatore e certe cose le ha provate sulla sua pelle. Sa quanto il rumore del ferro che scricchiola, beffardo, sotto il pallone dell'ultimo tiro, quello della vittoria, possa rintronarti in testa e lasciarti stordito. E come quella sensazione di frustrazione e impotenza farti esplodere il cuore in petto al suono della sirena. Sa come può sentirsi Simone Fontecchio. In quell'abbraccio forte e sincero c'è tutta la personalità e l'umanità del coach orgoglioso del suo giocatore, della sua squadra anche se a condannarla sono stati qualche errore e la mancanza di freddezza quando serviva affondare il colpo del ko.

Però, fa male. Dio, se fa male. Il tecnico fa l'unica cosa giusta in momenti del genere, quando lo sconforto e le lacrime prendono il sopravvento: incoraggia, rincuora e soprattutto invita a tenere la testa alta. È così che devono uscire dal campo anche se la sorte s'è divertita a costruire un esito drammatico sotto il profilo emotivo. Si vince e si perde insieme. E non esistono sconfitti né colpevoli quando hai dato tutto te stesso.

L'allenatore della Nazionale si stringe a Nik Melli e ai suoi giocatori che hanno dato tutto. L'Italia esce dagli Europei a testa alta contro la Francia.
L'allenatore della Nazionale si stringe a Nik Melli e ai suoi giocatori che hanno dato tutto. L'Italia esce dagli Europei a testa alta contro la Francia.

Un anno fa, a Tokyo, furono proprio i transalpini a eliminare l'Italia dalla corsa alla medaglia olimpica. Sarebbe stata la prima dopo il 2003, dopo 19 anni di vuoto ed essere rimasti a guardare. È successo di nuovo ma questa volta è finita nel peggiore dei modi. In semifinale ci vanno i transalpini che hanno vinto la sfida dei quarti all'overtime (93-85) dopo un finale vietato a chi ha le coronarie deboli.

"Sono molto orgoglioso dei ragazzi – le parole di Pozzecco -. Amo i miei giocatori, quello che hanno fatto in questo torneo è straordinario. Hanno lottato fin dal primo giorno in ogni allenamento e mostrato il più bel basket di questi Europei. Tutti devono rispettare questo. Sono triste per loro perché io posso smettere di allenare anche adesso, non mi cambierebbe nulla. Ma volevo che il loro sogno continuasse".

L'Italia aveva sofferto la partenza martellante della Francia ma era uscita alla distanza fino al ribaltone nel terzo periodo quando, con 31 punti a referto, aveva strappato le redini del match agli avversari. Lo 0/2 di un grande Fontecchio è stato l'epilogo più crudele, la crepa nella quale la Francia ha fatto breccia facendo valere la qualità e l'esperienza dei suoi uomini.

In due minuti carichi di tensione è successo di tutto. Nel bene e nel male è Fontecchio a dominare la scena, mette alla frustra la Francia con un tripla che porta gli Azzurri sul 75-68 a 2'14" dalla conclusione. Mancano 19″ e sembra fatta quando, nonostante la rimonta subita fino al 77-75, Fontecchio subisce fallo e guadagna due tiri liberi. Li sbaglia e sente aprire una voragine sotto i piedi: è Heurtel che penetra e va a canestro, portando il match ai supplementari.

"Tutti possono sbagliare dei liberi del genere – incalza il coach -. È successo anche ai migliori della NBA. Forse Simone stanotte non riuscirà a chiudere occhio, ma domani capirà che è stato l'MVP del torneo". L’Italia chiude con i 21 punti di Fontecchio e Spissu, i 12 di Datome, i 10 di Melli e un carico di grande amarezza.

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