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Klay Thompson fa commuovere la vedova di Kobe Bryant, Vanessa risponde: “Un atto di classe”

Il campione NBA dei Golden State Warriors ha ricevuto l’ESPY Award 2022 per la categoria ‘Best Comeback’ e nel suo discorso ha dedicato parole toccanti a Kobe Bryant e sua figlia Gianna, tragicamente morte due anni fa.
A cura di Paolo Fiorenza
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Quella appena conclusa è stata una stagione indimenticabile per Klay Thompson, perché se il 32enne in passato aveva già vinto tre titoli NBA con i Golden State Warriors, tornare a mettersi l'anello dopo tutto quello che ha passato – i due infortuni peggiori che possano capitare, crociato e tendine d'Achille, con un'assenza di 941 giorni dai parquet – è qualcosa che premia l'uomo oltre al giocatore.

Klay Thompson col trofeo di campione NBA 2022
Klay Thompson col trofeo di campione NBA 2022

Un ritorno al più alto livello possibile che è valso a Thompson l'ESPY Award 2022 proprio alla voce ‘Best Comeback', ovvero miglior rientro dell'anno. I premi ESPY (Excellence in Sports Performance Yearly) sono negli Stati Uniti l'equivalente nello sport degli Oscar per il cinema o dei Grammy per la musica. Nella serata c'è stato tantissimo dei Warriors, premiata come miglior squadra, con un riconoscimento anche a Steph Curry come miglior giocatore NBA, ma il momento più toccante è stato quello della consegna del premio all'altro Splash Brother e del suo discorso dal palco.

Dopo i ringraziamenti di rito a tutte le persone a lui vicine, Thompson ha infatti dedicato parole meravigliose allo scomparso Kobe Bryant e a sua figlia Gianna, morta con lui nell'incidente in elicottero del 26 gennaio 2020. Klay ha ricordato i tempi di quando era un ragazzo e aveva la fortuna di assistere da molto vicino alle prodezze in campo di Kobe, essendo figlio dell'ex giocatore e commentatore dei Lakers Mychal Thompson. All'epoca aveva un posto in prima fila per godere del miglior spettacolo del mondo e adesso capisce quanto è stato fortunato.

"I ricordi più belli che ho, quando sono cresciuto in California, erano le volte che andavo allo Staples Center con mio padre. Ho avuto una vita privilegiata – ha detto Thompson – Mio padre era un commentatore per i Lakers e andavo a tutte le partite molto prima solo per vedere Kobe fare le sue cose nel riscaldamento". Il campione di Golden State ha rivelato di aver letto spesso il libro di Kobe mentre lavorava come un dannato per recuperare dai due infortuni: "Leggevo ‘Mamba Mentality' ogni giorno durante la riabilitazione".

"Vorrei ringraziare la famiglia Bryant, Vanessa e le sue tre bellissime ragazze – non so se Vanessa è là fuori a guardare – noi pensiamo a Kobe e Gigi ogni giorno", ha detto Klay col cuore in mano. La vedova di Bryant ha assistito al discorso e ne è rimasta commossa, ripostandolo poco dopo sul proprio profilo Instagram assieme a un messaggio per il giocatore dei Warriors: "Klay Thompson, sei un atto di classe. Grazie per il tuo supporto e amore per Kobe, la mia Gigi e la nostra famiglia. Grazie per includere sempre la mia Gigi quando pensi a Kobe. Congratulazioni".

Kobe Bryant e sua moglie Vanessa con l'Oscar vinto dal cestista per il suo cortometraggio animato nel 2018
Kobe Bryant e sua moglie Vanessa con l'Oscar vinto dal cestista per il suo cortometraggio animato nel 2018

Thompson peraltro non ha imparato da Kobe Bryant solo guardandolo da giovane a bordo campo o leggendo il suo libro, i due si sono anche affrontati sul parquet. In totale Los Angeles e Golden State si sono sfidate 12 volte con entrambi in campo. In particolare nel 2014 in un paio di incontri han sciorinato prestazioni di altissimo livello. Il primo novembre di quell'anno un giovane Thompson giocò una delle migliori partite della sua prima parte di carriera proprio contro Kobe e i Lakers. In 34 minuti di gioco, quella sera Klay realizzò 41 punti, con 14 su 18 dal campo, guidando i Warriors alla vittoria. Bryant tuttavia non ci mise molto a ricambiare, visto che due settimane dopo gli rifilò 44 punti in 31 minuti. Nessuno potrà mai togliere dagli occhi quella bellezza, è per sempre.

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